Tabaccaio pestato a Parola per rapina, il caso diventa politico

Tabaccaio pestato a Parola per rapina, il caso diventa politico

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Picchiato selvaggiamente e rapinato nel sottopasso a Parola. Il brutto episodio capitato al tabaccaio 48enne di Fidenza, diventa caso politico. A rilanciare – per l’ennesima volta – l’allarme sicurezza, è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale a Fidenza, Francesca Gambarini, mai tenera sul tema con Prefettura, sindaci e parlamentari del territorio.

Ancora un commerciante aggredito nel Parmense. Stavolta è toccato a un fidentino, picchiato a sangue a Parola, alle porte di Fidenza, mentre tornava a casa da una lunga giornata di lavoro. I malviventi lo hanno atteso nel sottopasso che doveva attraversare per ritornare a casa e lo hanno assalito. La situazione è ormai insostenibile: cosa ancora dobbiamo attendere prima di muoverci?“, tuona Francesca Gambarini, che poi aggiunge: “Già da tempo il Prefetto e i sindaci avrebbero dovuto chiedere con forza un aumento delle forze dell’ordine nel nostro territorio. Invece si è sempre finto che non ci fossero problemi. E i primi a far finta di niente sono stati proprio coloro che avrebbero dovuto rappresentare la nostra provincia a Roma, vale a dire i parlamentari parmensi del Pd. Bisogna fare qualcosa per porre rimedio a questa situazione: in primis chiedere con forza un aumento dell’organico delle forze dell’ordine. Anche gli stessi sindaci dovrebbero darsi da fare, soprattutto ora che ci sono i margini per le assunzione di agenti delle polizia municipale. Senza dimenticarsi di quelle piccole cose che possono contribuire alla sicurezza generale come l’aumento dell’illuminazione e il potenziamento della videosorveglianza“.

Ma cosa è successo? I malviventi hanno atteso il tabaccaio, pensando forse che portasse con se l’incasso, e lo hanno preso a calci e pugni per tentare una rapina. E’ accaduto venerdì intorno alle 21, mentre il 48enne tornava a casa in scooter, a Parola, passando per il sottopassaggio. Ad agire sono stati due uomini particolarmente robusto e con accento dell’est.

Un’aggressione in pieno regola: lo hanno ridotto all’impotenza con lo spray al peperoncino, poi lo hanno pestato a sangue con calci e pugni, e quando era ormai a terra lo hanno anche colpito con un bastone. Ma il 48enne non aveva soldi con sé, non portava certo a casa l’incasso. Quando è riuscito a liberarsi e a correre verso casa, l’uomo ha potuto chiamare i soccorsi ed è tornato sul luogo dell’aggressione. Dove ha trovato lo scooter scassinato, dal quale mancavano le chiavi di casa e della tabaccheria. Per terra tracce del suo sangue.

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