CREMONESE – PARMA 1-0
Marcatori: 89′ Cavion
Cremonese (4-3-1-2): Ujkani; Almici, Canini, Claiton, Renzetti; Arini, Pesce, Cavion; Piccolo (67′ Castrovilli); Brighenti (78′ Scappini), Paulinho. A disposizione: Ravaglia, Rossi, Procopio, Marconi, Cinaglia, Putzolu, Macek, Gomez, Cinelli, Garcia Tena. All. Tesser
Parma (4-3-3): Frattali; Mazzocchi, Di Cesare, Iacoponi, Gagliolo; Munari (88′ Scavone), Scozzarella, Dezi; Insigne, Calaiò (80′ Ceravolo), Di Gaudio (69′ Baraye). A disposizione: Nardi, Vacca, Ramos, Frediani, Anastasio, Barillà, Gazzola, Siligardi, Sierralta. All. D’Aversa
Arbitro: Luigi Nasca di Bari
Assistenti: Pietro Dei Giudici e Damiano Margani di Latina; quarto uomo, Pierantonio Perotti di Legnano
Note: corner 8-3; ammoniti 11′ Almici, 35′ Gagliolo, 76′ Castrovilli,
Che fosse una partita piuttosto complicata era noto, ma i circa duemila tifosi crociati che hanno affollato lo stadio di Cremona hanno sofferto più del dovuto. Inutile accampare scuse e far ricorso a tecnicismi: più Cremonese che Parma in questa prima di ritorno. I grigiorossi di Attilio Tesser non soffrono certo di timori reverenziali, mentre i gialloblu di Roberto D’Aversa non sembrano aver superato le difficoltà che hanno caratterizzato la prima fase della stagione e che sono costate diversi punti lasciati qua e là.
D’Aversa ha preferito “l’usato sicuro”, lasciando in panca i nuovi arrivati. Con Pasquale Mazzocchi preferito a Marcello Gazzola che sembrava già sicuro del posto da titolare. Subito in campo il rientrante Emanuele Calaiò, al centro dell’attacco tra Insigne e Di Gaudio. A centrocampo, il tecnico crociato dà fiducia alla fantasia di Dezi, unita alla forza di Munari e alla precisione di Scozzarella.
Tesser deve fare a meno di Croce nel suo centrocampo e si affida a Piccolo dietro alle velenose punte Brighenti e Paulinho. Titolare in difesa l’ex di turno Michele Canini, che molti “ricorderanno” nel big match di Venezia.
Il Parma riparte da dove aveva lasciato per la pausa, ovvero da un avvio con il piede sull’acceleratore tanto che già al 6′ Calaiò trova in profondità Di Gaudio, ma il suo destro sfiora la porta di Ujkani. La gara è maschia, i padroni di casa non vanno per il sottile e al 9′ Almici mette giù male Calaiò. Nasca fischia ma non mette mano in tasca: è troppo presto. Due minuti dopo, però, il direttore di gara si deve ricredere e tira fuori il giallo per Almici autore di un altro brutto fallo su Di Gaudio. La reazione di Piccolo e compagni è tutta nel tentativo di Pesce al 16′ di sorprendere Frattali dalla distanza, ma il pallone finisce ben fuori.
Al 17′ i crociati esultano per il gol di Insigne, nato però da un evidente fuorigioco di Dezi, quindi Nasca annulla senza discussioni. Il Parma finisce qui, la Cremonese inizia a guadagnare metri e a salire in cattedra ma la precisione lascia molto a desiderare. Per conferma chiedere a Paulinho che di testa spreca e a Piccolo che in diagonale mira alla luna. Al 35′ Gagliolo sbaglia l’intervento in scivolata su Arini e rimedia un cartellino giallo, mentre D’Aversa protesta e si fa richiamare dall’arbitro.
Al 38′ Insigne prova a finalizzare una prolungata azione al limite dell’area di rigore cremonese, con i padroni di casa chiusi in maniera ordinata, ma ne esce un tiro da dimenticare. Sul rovesciamento di fronte è Frattali a compiere mezzo miracolo su un tiro dalla distanza di Cavion, con la sfera deviata in angolo d’un soffio.
La ripresa comincia con il Parma in attacco: Di Gaudio spreca con un gran tiro centrale che Ujkani è costretto a parare in due tempi. La Cremonese però insiste e porta pressione sulla retroguardia crociata, costretta prima al fallo – punizione di Almici di poco alta – e poi all’errore di Gagliolo che all’11’ nel tentativo di rinviare la sfera rischia l’autogol con pallone che per fortuna termina in angolo. Al 23′ Frattali salva ancora il risultato, respingendo prima un destro di Arini dal limite e mettendo poi in angolo un insidioso tiro di Castrovilli. Al 27′ è sempre l’estremo difensore del Parma a rendersi protagonista, respingendo un fortissimo tiro di Paulinho servito da un cross teso di Almici.
D’Aversa prova a rivitalizzare un attacco che si è andato spegnendo nel corso della gara, inserendo prima Baraye per Di Gaudio, poi il ritrovato Ceravolo per Calaiò. Di fatto, però, cambia poco. La Cremonese insist, Frattali para prima su Arini, poi vola all’incrocio dei pali per fermare il colpo di testa di Scappini su angolo di Almici. All’83’ le squadre pareggiano i conti anche in materia di gol annullati: dopo quello a Insigne nel primo tempo, l’arbitro barese nega il gol ad Arini sempre per fuorigioco.
Ma il Parma soffre anche troppo per essere una pretendente al salto di categoria. E il batti e ribatti dei grigiorossi, sempre più aggressivi, è premiato all’89’ dal fortunato gol di Cavion che si trova al posto giusto nel momento giusto per ribadire in rete la respinta del palo dopo un miracolo del solito Frattali su una gran botta di Pesce dalla distanza. Il gol taglia le gambe al Parma che già da un po’ non ne aveva più. Non bastano così 5′ di recupero a Scozzarella e compagni per recuperare la partita. Tutto il fuoco crociato è un tiro alle stelle di Insigne al 94′, scagliato più per frustrazione che con convinzione.
A fine gara scintille fra Canini e Iacoponi, capitano dopo l’uscita di Munari, con i due allontanati dai rispettivi compagni di squadra. Una brutta immagine, degna di una partita in cui il Parma non ha fatto ciò che doveva, meritando la sconfitta anche se maturata in zona Cesarini.