Proprio nei giorni in cui si è celebrato il prestigioso riconoscimento del Parmigiano Reggiano, miglior formaggio del mondo a latte crudo, la senatrice di “Noi con l’Italia” Emanuela Munerato, accompagnata dalla referente per l’Emilia Romagna Caterina Galli, ha visitato l’azienda di famiglia del presidente del Consorzio Nicola Bertinelli. Guidata dall’esperienza ventennale nel settore di Catia Zambrelli, la senatrice Munerato ha potuto osservare minuziosamente tutte le fasi del ciclo produttivo; dalla lavorazione del Parmigiano Reggiano “Millesimato”, fiore all’occhiello dell’attività, fino alla peculiare realizzazione del Parmigiano Reggiano Kosher, di cui l’azienda Bertinelli può vantare di essere il primo produttore ufficiale nel mercato internazionale.
Questa azienda storica della provincia di Parma, nata alla fine del 1800 sulle colline di Medesano, da oltre 100 anni produce il latte e lo trasforma in Parmigiano Reggiano.
“La nostra produzione – afferma Nicola Bertinelli – è ancora decisamente artigianale. Ogni giorno, 365 giorni l’anno, produciamo un massimo di 20 forme di Parmigiano Reggiano. La nostra è una piccola-grande realtà che si è affermata per l’attenzione maniacale ai dettagli e per la continua ricerca dove esperienza, innovazione e natura si fondono per produrre formaggi di altissima qualità, sani e genuini. La nostra azienda gestisce tutti i comparti produttivi della filiera agroalimentare: i campi coltivati sono destinati alla produzione del foraggio che il bestiame trasforma in latte e il ciclo si chiude con i concimi naturali. Vorrei ricordare – conclude Bertinelli – che il Parmigiano Reggiano è il formaggio Dop più premiato al mondo e rappresenta un sistema che quotidianamente vede impegnati migliaia di allevatori e centinaia di casari nella ricerca di sempre più elevati livelli qualitativi“.
“Tutelare il territorio – ha detto la senatrice Emanuela Munerato al termine della visita – non è solo protezione di interessi economici, crescita sostenibile e preservazione di posti di lavoro e salari. Tutelare il territorio è anche e soprattutto conservare il valore delle nostre radici e tradizioni nel pieno rispetto delle organizzazioni che vi operano, riconoscendo il valore della mediazione per la crescita organica dell’economia e del conseguente miglioramento del tessuto sociale, lacerato dalla crisi“.
“Dobbiamo ringraziare imprese come questa – dichiara Caterina Galli – per avere continuato a credere nel potenziale di questo Paese. Noi dobbiamo essere al loro fianco per costruire il Paese che ci meritiamo e per fare in modo che l’impresa in Italia non sia solo un atto di grande coraggio, ma anche e soprattutto la gioia di piantare un seme da cui poi raccogliere grandi frutti“.