Ospedale di Vaio: in 2.100 al pronto soccorso a causa dell’influenza

Ospedale di Vaio: in 2.100 al pronto soccorso a causa dell’influenza

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Straordinari all’Ospedale di Vaio per l’iper afflusso di pazienti colpiti dall’influenza di stagione. Dal 23 dicembre al 15 gennaio, ben 2.100 accessi totali, di cui il 27% ultra 75enne (oltre 550 persone) e di queste quasi 200, cioè il 33%, ha necessitato di ricovero. “Non solo: in questi ultimi 25 giorni, su una media di 8-9 ricoveri quotidiani inviati dal Pronto Soccorso, ci sono state giornate in cui questo dato è raddoppiato, come ad esempio, il 28 dicembre, ma anche il 2, il 7 e l’8 gennaio”, spiega Gianni Rastelli, direttore del Pronto Soccorso e della Medicina  d’Urgenza dell’Ospedale di Vaio.

Per assicurare il posto letto ai pazienti e contenere quindi i tempi di permanenza in Pronto Soccorso – sottolinea Giuseppina Frattini, direttrice dell’Ospedale di Vaio – tutti i reparti dell’Ospedale sono stati coinvolti, in primis l’unità operativa di Medicina e la Neurologia, oltre che i servizi di Laboratorio e Radiologia. Voglio anche ricordare come l’intero sistema ospedaliero provinciale ha lavorato insieme, per dare risposta ai cittadini. L’Ospedale di Vaio, infatti, ha collaborato con il Maggiore di Parma, assicurando alcuni ricoveri. Dopo una breve sospensione, i ricoveri programmati all’Ospedale di Vaio sono ripresi”.

Un super lavoro che ha interessato anche l’Anestesia e Rianimazione, a conferma del fatto che l’influenza, con le sue complicanze, può avere gravi ripercussioni sulla salute delle persone, in particolare quelle più fragili.

In questo periodo – afferma Giovanni Pedretti direttore dell’unità operativa di Medicina dell’Ospedale di Vaio – il reparto ha avuto un tasso di occupazione dei posti letto pari al 111%, il che significa che è stato necessario per diversi giorni attivare ulteriori posti letto internistici in Unità Operative chirurgiche fino ad un massimo di 20 posti al giorno. E’ stato dunque messo in campo uno sforzo organizzativo importante, un lavoro quotidiano di tutto il personale medico ed infermieristico che ha garantito standard di qualità elevati”.

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