Sconti di fine anno per accaparrarsi qualche storica azienda del Parmense. È il caso della Ghizzoni di Polesine Parmense, specializzata nella produzione di tubi per gasdotti, che potrebbe passare di mano per soli 2,4 milioni di euro. A pesare come un macigno sul futuro della Ghizzoni sono i 175 milioni di passivo accumulato strada facendo.
L’offerta di 2,4 milioni di euro arriva dalla Sicilsaldo, Spa con sede a Gela, in provincia di Caltanissetta, che si occupa di montaggio industriali. Tra le opere realizzate anche il gasdotto algerino GK3 da 68 milioni di euro, oltre al gasdotto da Maa a Sabiya e Doha, in Kuwait, da 50 milioni.
L”azienda siciliana però non è una novità a Polesine. La Ghizzoni, infatti, dal 2012 è in amministrazione straordinaria, gestita dal commissario Daniele Pecchini. Nel 2013 è nata la Nuova Ghizzoni, costituita al 90% proprio da Sicilsaldo, che ha così rilevato l’attività industriale e i beni della sede di Matera della Ghizzoni. Non è stato un accordo fatto a cuor leggero: soltanto 200 dipendenti su oltre 450 hanno infatti mantenuto il posto di lavoro.
La storica sede di Polesine, invece, è stata presa in affitto. È l’offerta da 2,4 milioni avanzata adesso dalla Sicilsaldo è riferita proprio all’acquisto di capannoni e strutture. Un’offerta, quindi, che priverebbe la vecchia Ghizzoni in amministrazione straordinaria dei suoi ultimi beni. La gestione commissariale si è quindi riservata la decisione fino al 25 gennaio, nella speranza di trovare sul mercato un’offerta migliore. Operazione che appare non semplice. Se non andrà a buon fine, arriverà entro fine mese l’ok alla vendita per 2,4 milioni alla Sicilsaldo che così subentrerà in tutto e per tutto alla vecchia Ghizzoni.