Non sembravano esserci molti dubbi fin dal principio, ma ora Fidenza può tirare un sospiro di sollievo. E’ arrivata dai laboratori di Arpae a Bologna la notizia che il test sul contenuto della busta minatoria inviata al sindaco Andrea Massari ha escluso che nel plico ci fosse il bacillo dell’antrace.
I tre dipendenti sottoposti a terapia antibiotica e profilassi da oggi potranno riprendere la normale attività lavorativa. Ricevuto l’ok da Ausl, l’Amministrazione comunale ha anche disposto la rimozione dei sigilli dai locali della reception e del protocollo nella sede municipale di Piazza Garibaldi, il cui accesso era stato inibito lo scorso 29 dicembre come misura di sicurezza dopo l’apertura della busta e la scoperta del suo contenuto. Dissequestrate anche le auto con le quali i tre dipendenti avevano raggiunto l’ospedale di Vaio.
“Abbiamo aspettato tutti questa comunicazione per poter tornare alla normalità e, soprattutto, per liberare finalmente i nostri tre dipendenti venuti a contatto con la polvere bianca contenuta nella busta e sottoposti dallo scorso 29 dicembre a terapia antibiotica e profilassi – commenta il sindaco Andrea Massari –. Speravamo che fosse solo una bravata di un delinquente, che quella polvere fosse tutto tranne che antrace e ora possiamo tirare un sospiro di sollievo”.
“Vorrei ringraziare i nostri ragazzi e tutte le loro famiglie – continua il sindaco – per la calma che hanno mostrato e per il totale rispetto delle misure che sono state loro ordinate dalle autorità sanitarie. Grazie anche a tutte le Istituzioni che si sono attivate per togliere ogni dubbio sul contenuto della busta: Arpae, Ausl, Vigili del Fuoco e i Carabinieri di Fidenza. Ecco, ragioniamola così: quanto è costata l’impresa dell’idiota e delinquente che ha spaventato degli innocenti e ha costretto alla mobilitazione un complicato e costoso sistema di sicurezza? Ora è più semplice dirlo, tutti avremmo scommesso sulla non pericolosità della polvere bianca nella busta, ma lo stesso non si poteva correre nemmeno lo 0.1% del rischio”.
Archiviato l’aspetto sanitario, “ora spero che prosegua senza indugi e con rapidità quello investigativo – osserva Massari –. Abbiamo appreso dalla stampa che potrebbe esserci qualche sospettato, spero davvero sia così. Saremmo lieti di costituirci parte civile contro questo/a balordo/a che in un colpo solo ha minacciato, ha interrotto un pubblico servizio e ha messo in allarme un’intera comunità. Sono certo che questa persona domani leggerà i resoconti sulla stampa e attraverso i media gli rivolgo un appello: se si ritiene così in gamba, bussi alla porta della Caserma dei Carabinieri per costituirsi, eviti di far perdere alla giustizia altri soldi. Potrebbe perfino migliorare la sua posizione. Se non dovesse conoscere l’indirizzo dei Carabinieri, venga in Comune visto che credo che conosca quella strada e saremo lieti di accompagnarlo/a noi”.