Provincia: da Roma 1 miliardo e 620 milioni

Provincia: da Roma 1 miliardo e 620 milioni

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La Camera dei Deputati ha approvato nella Legge di Bilancio un fondo pluriennale di 1 miliardo e 620 milioni che servirà a migliorare la viabilità provinciale e ad avviare il primo piano di investimenti sui 130 mila chilometri di strade e sui 30mila ponti, gallerie e viadotti gestiti da Province e Città metropolitane.

317 i milioni assegnati per la spesa corrente dei servizi essenziali che vanno sommati alle risorse stanziate dalle manovre precedenti e che azzerano il taglio imposto dalla finanziaria del 2015. Infine si destinano 30 milioni annui per tre anni per aiutare ad uscire dallo squilibrio quelle Province i cui bilanci non hanno retto a causa dei tagli insostenibili.

Il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli si associa al presidente dell’Unione
delle Province Italiane Achille Variati nell’esprimere soddisfazione per queste misure.
“Questa decisione serve a garantire, dal 2018, i finanziamenti per gli interventi indispensabili sulle strade e sulle scuole – afferma Fritelli – Finalmente avremo la possibilità concreta di lavorare per garantire i collegamenti sul nostro territorio e la sicurezza di chi viaggia sui 1400 km delle strade della Provincia di Parma, che per noi è una priorità, insieme alla sicurezza degli edifici scolastici. Nelle misure licenziate dalla Camera si riafferma l’autonomia finanziaria degli enti, che è scritta nella Costituzione, e che per le Province era stata disattesa: finalmente, dopo anni, viene restituita dignità e operatività alle Province. Non possiamo che esserne contenti e ringraziamo il Presidente dell’Unione delle Province Italiane Achille Variati, a cui va riconosciuto un impegno costante in questi mesi, insieme agli amministratori locali di tutta Italia, per arrivare a questo risultato.”

Questa la dichiarazione del Presidente dell’Upi Achille Variati riportate in una nota dell’ufficio stampa dell’Unione delle Province d’Italia:
“Dopo anni di tagli indiscriminati che hanno fortemente penalizzato i servizi essenziali, finalmente con questa manovra si mette la parola fine sulla sciagurata ed iniqua legge finanziaria del 2015. L’azzeramento del taglio delle risorse destinate ai servizi per il 2018 e per gli anni a seguire traccia l’inizio di un percorso di ripresa.

È una strada tutta in salita, perché arriva dopo un periodo di crisi che ha lasciato non poche emergenze sul territorio e che ha intaccato direttamente i diritti dei cittadini, ma oggi le Province non sono più un tabù per la politica italiana. Una misura strategica per il Paese, che abbiamo ottenuto grazie alla sensibilità del ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio, che ha voluto condividere con noi questa sfida per il rilancio delle infrastrutture locali.

Anche per questo – continua il presidente Upi – è estremamente importante l’avere cancellato l’assurdo blocco che impediva alle Province autonomia organizzativa sul personale: ora sarà possibile assumere in via prioritaria, in una logica di sostenibilità finanziaria, personale tecnico e amministrativo indispensabile per tornare a progettare e lavorare per le opere pubbliche.
Una manovra dunque – conclude il Presidente dell’Upi – che restituisce dignità alle Province e che consente agli 850 sindaci e amministratori comunali impegnati in queste istituzioni di lavorare al meglio per assicurare i servizi fondamentali ai cittadini”.

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