Truffa dello specchietto rotto, raggirato 83enne di Salsomaggiore

Truffa dello specchietto rotto, raggirato 83enne di Salsomaggiore

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specchietto-2Ieri un 83enne a Salsomaggiore, qualche giorno fa una donna a Fidenza. E altri episodi si sono verificati di recente sulle strade della Bassa. Sono tornati i truffatori dello “specchietto rotto”, nel mirino soprattutto anziani e donne sole. Il copione è quello di un film già visto troppe volte: il truffatore in sosta con l’auto aspetta il passaggio della vittima e lancia un sasso contro la vettura di quest’ultima, poi insegue il malcapitato e lamenta la rottura dello specchietto retrovisore. A quel punto, con fare conciliante ma deciso e senza lasciare tempo per riflettere, chiede il pagamento immediato del danno – di solito sui 200 euro – per non chiamare carabinieri o polizia e per non coinvolgere l’assicurazione perché, si sa, poi scatta l’aumento sulla polizza. E la vittima di solito paga.

Come è accaduto a un 83enne di Salsomaggiore all’altezza della località Scacciapensieri. L’anziano – racconta Gazzetta di Parma – dopo aver sentito il rumore di un urto ha notato una vettura grigia di grossa cilindrata che lo inseguiva facendo delle segnalazioni con le luci. Appena possibile, il truffatore lo ha superato facendo segno di fermarsi e quando sono scesi dai rispettivi mezzi, l’uomo – rovusto e con barba piuttosto folta – è passato dal lato passeggero segnando di nascosto la carrozzeria della macchina della vittima con una gomma nera. La “prova” dell’incidente.

A quel punto, minacciando di dover chiamare i carabinieri anche perché “padre disoccupato e con tre figli a carico”, si è fatto consegnare i soldi dall’anziano ormai confuso e spaventato dall’arrivo delle forze dell’ordine, ed è sparito a gran velocità. Solo in quel momento, ormai troppo tardi, l’anziano ha compreso di essere stato raggirato e, dopo aver informato i familiari, non ha potuto far altro che rivolgersi ai carabinieri di Salsomaggiore per denunciare l’accaduto.

Nei giorni scorsi un episodio analogo era stato denunciato da una donna di Fidenza, salvata dal tempestivo arrivo del marito che ha fatto desistere il truffatore di turno, allontanatosi in tutta fretta.

Il messaggio per tutti gli automobilisti, in qualsiasi situazione, deve essere chiaro: nessuna paura delle forze dell’ordine; anzi, chiamatele direttamente voi, perché il truffatore potrebbe solo far finta magari per fare arrivare sul posto i “compari” che si spacciano per carabinieri in borghese. Le forze dell’ordine lavorano per la tutela del cittadino e se vedono che l’incidente c’è stato, aiutano a gestire la pratica con l’assicurazione. Altrimenti, si accorgono subito della truffa e vi aiutano nell’immediato.

Non solo, se il truffatore si accorge che stanno per arrivare le forze dell’ordine, quelle vere, se la da a gambe prima ancora di aver chiesto i soldi. Quindi, chiamare 112, 113 o polizia municipale conviene sempre!

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