Per garantire la sicurezza strutturale durante gli appuntamenti di fine anno in piazza Garibaldi, tra i quali il famoso concerto di Fedez, il Comune di Parma spenderà 67 mila euro soltanto per rinforzare la grande sala che sta sotto la statua dell’Eroe dei Due Mondi. Ovvero per puntellare meglio le strutture dell’ex albergo diurno Cobianchi, realizzato fra il 1927 e il 1930 dall’imprenditore bolognese Cleopatro Cobianchi a servizio di uomini d’affari, studenti e comunque delle persone fuori sede che avevano bisogno di un bagno caldo e di rimettersi in ordine.
Una struttura che nel tempo ha ospitato poi un locale da ballo, il “Ragno d’oro”, la sede della Sip (la mamma delle Telecom) e persino il Comando della Polizia municipale, che però oggi ha bisogno più di un intervento di recupero. L’amministrazione Pizzarotti ha quindi deliberato di approvare il primo stralcio dell’intervento di recupero dell’ex Cobianchi predisposto da Parma Infrastrutture Spa che prevede, tra l’altro, la verifica ed il ripristino dei puntelli, metallici e in legno esistenti, per la loro corretta rimessa in carico, mentre in alcune zone si procederà all’installazione di sostegni provvisionali ex-novo. A livello della pavimentazione della Piazza si installeranno delle lastre metalliche idonee a ripristinare la pedonabilità delle griglie nord-est poste verso la via Cavour.
Un intervento dunque quasi emergenziale – per le festività di fine anno – finalizzato di fatto a rinforzare il tetto dell’ex Cobianchi che, di fatto, è poi la superficie di piazza Garibaldi compresa tra via Mazzini e strada Cavour, dal lato di Palazzo del Governatore. Per un definitivo ripristino della struttura – un tempo con rifiniture di pregio – serviranno molte più risorse. Ma nonostante se ne parli da qualche decennio, bisogna ancora stabilire cosa si vuol fare dell’ex Cobianchi. Il rischio di un altro Ponte Nord, insomma, è dietro l’angolo.