Centro studi movimenti: al via corso sul Sessantotto 50 anni dopo

Centro studi movimenti: al via corso sul Sessantotto 50 anni dopo

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Il 1968 è stato un anno che ha segnato un’epoca. E mentre si avvicina il 50° anniversario del Sessantotto, il Centro studi movimenti inaugura il proprio calendario di iniziative che si prolungheranno lungo tutto il prossimo 2018 con un corso della Libera università del sapere critico dedicato a quella grande stagione di lotte e rivendicazioni. Il prossimo 13 dicembre 2017, presso la sede di via Saragat 33/a, inizierà il corso “’68: gli anni della rivoluzione. Scenari, teorie, soggetti”, a cura di Marco Adorni, Margherita Becchetti, William Gambetta, Diego Melegari e Ilaria La Fata.

Otto incontri che si terranno ogni mercoledì dalle 18.30 alle 20 fino al 14 febbraio 2018, nei quali si tenterà di analizzare e comprendere come e perché la stagione dei movimenti apertasi nelle aule universitarie del 1967 sia stata capace di segnare così fortemente una cesura col passato, mettendo capo a una rivoluzione che ha trasformato, in modo irreversibile, le strutture profonde delle società occidentali. Il corso partirà dal retroterra del ’68, dalla cultura beat ‒ capelloni e ragazze ye-ye ‒ e dai fermenti giovanili che lo anticiparono, per poi affrontare gli scenari internazionali (da Berkeley a Saigon, da Parigi a Praga) e gli scenari politici, analizzando il modo in cui partiti e istituzioni si posero di fronte ai movimenti. Alcuni incontri saranno dedicati alle letture del ’68 ‒ da Don Milani a Fanon, da Marcuse a Debord ‒ e altri alla simbologia, con approfondimenti su icone, manifesti e slogan, e sulle sue rappresentazioni nel cinema. Infine il corso sarà chiuso da riflessioni sul dopo ’68, sulla strategia della tensione e i conflitti sociali degli anni Settanta.

Il corso è valido per la formazione degli insegnanti e che la quota di iscrizione può essere versata con i buoni della Carta docente. Per info: [email protected]

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