Nestlé promette un intervento nell’ambito della vertenza Froneri che interessa Parma e non solo. I vertici delle relazioni industriali della multinazionale – durante la manifestazione di oggi a Vevey, davanti alla sede centrale della Nestlè – hanno incontrato i rappresentanti del sindacato, ribadendo loro l’importanza del dialogo sociale e della responsabilità sociale di impresa.
Ai lavoratori di Parma partiti a bordo di un bus per raggiungere la città svizzera, si sono uniti nella manifestazione di protesta anche i delegati svizzeri e i funzionari del sindacato Unia, rappresentanti del sindacato tedesco NGG e del sindacato mondiale Uita, con la presenza anche della segretaria generale. Un movimento che si allarga dunque a macchia d’olio, perché di problemi con Froneri, dall’Italia alla Germania passando per altre realtà, ce ne sono diversi.
I sindacati hanno chiesto alla Nestlè – che di Froneri, società creata per gestire la divisione gelati, possiede il 50% – un intervento per ricondurre la trattativa sui binari di corrette relazioni che oggi mancano del tutto. Un banco di prova di ciò che Nestlè farà presso Froneri, in attesa della prossima convocazione del tavolo al Ministero del Lavoro, sarà l’incontro di venerdì prossimo ad Amsterdam tra Froneri e il sindacato mondiale.
Froneri è stata finora irremovibile sulla decisione di chiudere lo stabilimento storico di Parma, in cui lavorano 120 dipendenti che il 29 settembre scorso hanno ricevuto l’avviso di licenziamento collettivo. Nessuna adesione neppure ad ipotesi di ammortizzatori sociali perché – come ha ribadito lo stesso gruppo Froneri – questi si applicano soltanto in caso di ristrutturazioni o comunque di continuità aziendale. Questioni che non rientrano oggi nei piani dell’azienda. Che comunque offre ai lavoratori la possibilità di trasferirsi nel Lazio oppure aiuti di carattere economico per l’uscita dal lavoro.
I lavoratori di Parma, però, in attesa degli sviluppi di questa trattativa con la mediazione di Nestlè, hanno ribadito tutta la loro determinazione nel lottare per evitare i licenziamenti e la chiusura dello stabilimento senza prospettive.