La Provincia di Parma rimane nel capitale sociale delle Fiere, ma entro un anno uscirà da Parma Alimentare, dal Centro Agroalimentare e da Banca Popolare Etica. Confermata invece la partecipazione societaria in Lepida Spa, Smtp Spa e Tep Spa. Lo ha deciso il Consiglio provinciale, approvando il Piano di razionalizzazione delle proprie società partecipate. Contrario all’operazione soltanto il gruppo Provincia Nuova.
Il termine ultime per l’uscita dalle società è il 30 settembre 2018. Un anno in più, il 31 dicembre 2019, è stato invece deciso per l’uscita della Provincia da un’altra società partecipata: Crpa spa (Centro Ricerche Produzioni Animali).
La Provincia era già uscita da altre società quali Agenzia Parma Energia Srl, Ascaa Spa, Società Attracchi Parmensi Srl. Ancora in liquidazione, invece, Parma Turismi Srl, Soprip Srl, Federalimentare4expo Srl, Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa. Nel caso di Fer srl (Ferrovie Emilia Romagna), la Provincia ha già receduto dalla partecipazione.
La discussione si è accesa su Alma Srl, Cepim Spa e Sogeap Spa, per le quali era inizialmente prevista l’alienazione, come indicato dalla legge. Dopo un ampio dibattito, a cui hanno partecipato Roberto Bianchi (PN), Paolo Bianchi, Massari e Canova (PD) e il Segretario Alfieri, è stato approvato un emendamento presentato da Gianpaolo Cantoni (PD) ed Amilcare Bodria (IPT), in base al quale tali partecipazioni verranno conservate, in quanto ritenute strategiche. Per Alma, scuola di cucina collocata nella Reggia di Colorno, si tratta di una realtà di formazione professionale legata alla tipicità dei prodotti agroalimentari che hanno contribuito al riconoscimento Unesco di Parma “città creativa per la gastronomia” e dell’inserimento dell’Appennino nel Mab Unesco.
Per Cepim e Sogeap si tratta poli strategici per tutto il territorio provinciale per il trasporto nazionale e internazionale; inoltre sia Cepim che Alma sono società sane e una dismissione affrettata potrebbe danneggiarle, mentre per Sogeap vendere ora, prima della conclusione del piano di investimento, non sarebbe conveniente. Questa decisione viene assunta “in attesa di una necessaria precisazione del nuovo ruolo delle Province nella gestione del territorio, alla luce degli esiti Referendum istituzionale.”
E stata poi approvata all’unanimità la programmazione dell’offerta formativa delle scuole secondarie di II grado per l’anno scolastico 2018/19, illustrata dal dirigente Peri. Per sopperire ai cali di iscrizione del Liceo classico Romagnosi e dell’Istituto per geometri Rondani, si è deciso di accogliere le loro richieste, già approvate dalla Conferenza di coordinamento provinciale. Sarà così istituito un nuovo corso di Liceo Linguistico presso il Romagnosi e verranno creati due nuovi indirizzi presso il Rondani: “Grafica e Comunicazione” e “Gestione delle Acque e risanamento ambientale”.
E’ quindi stata approvata la quarta variazione al Bilancio di Previsione 2017: a fronte di maggiori entrate, si segnalano maggiori spese per 80 mila euro investiti sugli edifici scolastici, e 20 mila euro sulla manutenzione della Reggia di Colorno. Inoltre, con i risparmi delle spese correnti (per personale e funzionamento), sono stati finanziate maggiori spese per la gestione degli edifici scolastici, il trasloco degli uffici da Piazza della Pace a Palazzo Giordani e il trasloco del Solari di Fidenza nel nuovo edificio. Non sono invece arrivati finanziamenti statali per oltre 9 milioni di euro, per l’edilizia scolastica, per Prato Spilla e le opere compensative per Ti-Bre, non ancora sbloccati a livello nazionale, che vanno spostati sul bilancio dell’anno prossimo.
Quindi è stata approvata al’unanimità una mozione proposta da Allodi (IPT), ed emendata su proposta di Michela Canova (PD) per sollecitare la richiesta di stato di emergenza per la chiusura del ponte sul Po Colorno – Casalmaggiore. Su questa mozione sarà richiesta la condivisione dei comuni di Colorno, Parma, Sorbolo, Torrile e Roccabianca e dagli altri Comuni della sponda lombarda.