Ben ventuno città d’Italia stanno meglio di Parma. Questa in sintesi la fotografia scattata dalla solita indagine di fine anno del Sole24Ore, che vede Parma stabile – come nel 2016 – al 22esimo posto. Ma se per Ambiente e servizi Parma sale addirittura all’8° posto in Italia, mentre per il Lavoro e Innovazione è in 9^ posizione, a penalizzare fortemente la città ducale – al di là delle statistiche e dei numeri – è proprio la questione Giustizia e Sicurezza. Un tema molto sentito dai parmigiani e che vede Parma collocarsi al 90° posto fra le province d’Italia. Peggio di Parma figurano Bologna (105° posto) e Rimini (101). Per Demografia e società Parma si colloca al 24° posto, scivola al 35° per ricchezza e consumi, arrivando 45^ sul fronte Cultura e tempo libero. Non certo il miglior biglietto da visita per una città che si candida tra l’altro a Capitale italiana della Cultura.
Miglior provincia d’Italia, secondo il Sole, è Belluno che strappa la leadership ad Aosta, scivolata in seconda posizione. Terza provincia del buon vivere è Sondrio, con Bolzano ai piedi del podio, mentre Trieste scivola in quinta posizione. Milano, ottavo posto, perde ben 6 posizioni in un solo anno, così come Firenze che scivola al 12° e Bologna 14^ che si conferma miglior provincia dell’Emilia Romagna. Maglia nera in Italia per Caserta (110), seguita da Taranto (109) e Reggio Calabria (108).
Prima di Parma, a livello regionale, oltre al capoluogo Bologna, anche Reggio Emilia che si colloca al 16° posto e Forlì risultata 18esima. Ma sorprende il dato relativo alla Cultura e al Tempo libero, tema sul quale soltanto Modena (56° posto) e Reggio Emilia (66°) hanno fatto peggio di Parma (45° posto). La città ducale è invece seconda dopo Bologna per Ambiente e servizi.
RAINIERI (LEGA NORD): CITTA’ ABBANDONATA A SE STESSA
“L’arretramento di Parma nelle classifiche sulla qualità della vita per quanto riguarda la sicurezza fotografa bene come la città sia abbandonata dalle istituzioni locali”, dice il consigliere regionale della Lega Nord, Fabio Rainieri.
“Già poco più di un mese fa avevo amaramente commentato il dato per cui Parma era passata dal 19° al 15° posto per crimini denunciati – ha quindi proseguito il consigliere regionale leghista – Ora abbiamo la riprova di una situazione allarmante a causa di riscontri addirittura vergognosi come quello del 102° posto nella classifica del Sole 24 Ore per scippi e rapine. Siamo nei posti più bassi di questa graduatoria al pari delle grandi città come Milano, Roma e Napoli e dei più importanti centri turistici come Venezia e Rimini, senza essere né l’uno né l’altro ma perché si è puntato, soprattutto da parte della Prefettura, e in aperto contrasto con i sindaci della Lega, sull’accoglienza indiscriminata (da qui anche l’aumento demografico). È un fatto che sul nostro territorio arrivano un sacco di clandestini che finiscono nelle grinfie della criminalità. Inoltre il Comune di Parma si è specializzato in provvedimenti di facciata mentre ci sono quartieri fuori controllo nei quali per far diminuire la criminalità si potrebbe benissimo seguire l’esempio di iniziative già attuante in passato: il riferimento all’esercito per le strade è assolutamente voluto”.