Un’ ordinanza comunale limita le ore di vendita alcolici, dopo le 22, per i locali di Borgo Angelo Mazza, borgo frequentatissimo da diverse generazioni, studenti e operai, parmigiani e stranieri, grazie al locale storico OsteMagno. Sulla decisione interviene Confesercenti che ritiene la misura singolare che limita gli esercenti che invece dovrebbero essere ritenuti una risorsa.
“Confesercenti Parma ha appreso con sorpresa la decisione del Comune di Parma di limitare l’attività di altre due micro imprese commerciali del centro, tra cui una ormai storica Osteria, attraverso una Ordinanza specifica. – scrive l’associazione in una nota – Osservando le motivazioni addotte nei verbali di sopralluogo della Polizia Locale, il dubbio è che le autorità competenti abbiamo affrettato la decisione.
Nelle premesse, infatti, sono riportate opinioni che a nostro parere rischiano di inficiare l’obiettività dell’Ordinanza. Singolare ad esempio: “il borgo si presenta affollato a partire dalle ore 22,30 dalle persone in coda in attesa di essere servite, stante le ridotte dimensioni dei due esercizi commerciali in oggetto”.
Inoltre, nella parte introduttiva dell’Ordinanza alcune contestazioni lasciano perplessi:
a) le due attività non hanno un servizio in strada di polizia privata
b) le due attività richiamano troppa gente
c) l’attività commerciale da asporto ha usato bicchieri di plastica anziché vendere bottiglie di vetro (!)
d) le due attività hanno messo cestini per i rifiuti e portacenere, non per tenere pulito il borgo ma per “…indurre la fruizione del borgo…”
Basterebbe quest’ultimo punto, per chiarire i motivi che hanno indotto l’associazione dei pubblici esercizi di Confesercenti a dissociarsi da questo modo di procedere.E’ stato evidenziato, nell’incontro avuto in Comune, che le bottiglie di vetro abbandonate non siano vendute dalle due attività colpite dall’ordinanza, così come i cartoni e altro ciarpame che viene lasciato in zona. Ci sono tanti agenti in giro a far controlli sulle attività economiche e non, come sarebbe più ragionevole, per far rispettare le regole di ordine pubblico, a tutela degli stessi commercianti.
E’ evidente come un privato o anche alcuni addetti ai servizi di controllo non abbiano alcuna possibilità né poteri adeguati, per incidere su cosa succede davanti al Teatro Regio a mezzanotte, all’1 alle 2 o alle 3.
Con spirito propositivo e di collaborazione vogliamo esortare sia il Comune sia tutti gli organi competenti, compresa la Questura, a valutare azioni concrete per consentire a Parma di essere una città moderna, popolata e vissuta anche di notte. Non è pensabile continuare a sanzionare, anche nella prospettiva anche dello sviluppo turistico, gli operatori commerciali. Le piccole attività del centro aperte in orari notturni sono una risorsa preziosa proprio contro il degrado e la desertificazione del centro, che lascerebbero invece spazio a ben altre attività, presenti poco più avanti, dove appunto non è presente alcun presidio.
Confesercenti Parma continuerà ad opporsi e dare tutto il sostegno necessario alle imprese commerciali, che in modo corretto e professionale, svolgono il loro lavoro e producono sviluppo e occupazione”.