E’ stata effettuta giovedì l’autopsia sul corpo del giovane 33enne Alessandro Petrillo, avvenuta dopo due mesi da un intervento a cui si era sottoposto nel mese di settembre all’Ospedale di Vaio di Fidenza.
La Procura ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo: dopo l’intervento per un’ulcera si sono verificate alcune complicanze e Alessandro, padre di un bimbo di pochi mesi, è tornato altre volte sotto i ferri.
Sono sei i professionisti ad aver ricevuto l’avviso di garanzia, tutti dipendenti dell’Ospedale di Vaio: cinque strutturati e uno specializzando, quest’ultimo presente al primo intervento subito da Petrillo. Gli altri, si sono succeduti cercando di salvargli la vita: Vincenzo Violi, direttore dell’Unità operativa di chirurgia, 69 anni, quattro chirurghi, Stefano Rollo, 59 anni, Pietro Lugani, 64, Carlo Salvemini, 42, e Francesco Fontanazza, 45. Con loro Andrea Versari, 31 anni, specializzando.
Lorenzo Marinelli, ha effattuato l’esame autoptico. Dall’esito dell’esame sul corpo potranno uscire le prime risposte sulle cause della morte. Prima di giovedì i medici coinvolti negli interventi riceveranno gli avvisi di garanzia: in questo modo i professionisti potranno nominare i propri consulenti di parte.
C’e stato errore? Se si, quando? Lo stabilirà Marinelli, atteso da un lungo, lunghissimo lavoro.