“Sgomento e impotenza non possono essere la sola risposta di fronte ad un gesto assurdo e vile come quello che nei giorni scorsi ha mandato in fumo l’ex caseificio destinato ai richiedenti asilo nel Comune della civilissima Lesignano dè Bagni. Nemmeno la condanna morale è sufficiente, e certo gli inquirenti faranno il necessario per assicurare i colpevoli alla giustizia”.
La segreteria CGIL Parma e il Coordinamento Migranti CGIL Parma si appellano alla tradizione solidale parmense:
“Se fa rabbrividire, oltre a ispirare tristezza, l’idea che c’è chi pensa di “risolvere” uno dei principali nodi della contemporaneità, quello delle migrazioni dei popoli e delle relative cause e conseguenze, appiccando roghi neanche fossimo nel Medioevo, dall’indignazione deve tuttavia prendere vita una risposta utile, necessaria e costruttiva.
Prendere contromisure di fronte a questi fenomeni è tutt’altro che semplice. La posizione della segreteria CGIL Parma e del Coordinamento Migranti della CGIL di Parma, di fronte all’evidente imbarbarimento di una società che sta perdendo i più elementari valori di solidarietà e cittadinanza condivisa, è quella di richiamarsi con forza a quei valori, facendo appello a tutte le forze e le realtà del territorio ad adoperarsi per ricostruire, in ogni occasione utile e in ogni presidio solidale, una cultura che riparta da un’idea di convivenza e di rispetto dell’altro. E dalla consapevolezza che incendiare cascinali, o costruire muri anziché ponti, non servirà a fermare la Storia ma solo ad alimentare la paura e l’insicurezza”.