Anche Hendel e Accorsi nel cartellone del Teatro Verdi di Busseto

Anche Hendel e Accorsi nel cartellone del Teatro Verdi di Busseto

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Comune di Busseto e Ater, l’Associazione Teatrale Emilia Romagna, hanno raggiunto un accordo triennale per la programmazione delle stagioni del Teatro Verdi. Cinque gli spettacoli in cartellone per la stagione teatrale 2018, da gennaio ad aprile, tutti con inizio alle 21: titoli di grande qualità e adatti ad ogni tipo di pubblico, tre appuntamenti di prosa con la presenza di alcuni dei principali esponenti della scena teatrale italiana, senza dimenticare la magia della musica e una divertente commedia dialettale.

Si parte giovedì 25 gennaio 2018 con “La Divina” – assai liberamente tratto dalla Divina Commedia di Dante Alighieri – scritto diretto e interpretato da Alessandro Fullin scrittore attore e regista di teatro e di televisione (era tra gli altri suoi personaggi l’irresistibile archeologa e professoressa di Tuscolano nel programma ‘Zelig Off’). Nel 2009 Papa Ratzinger annunciò al mondo che il Purgatorio, come luogo fisico, non esisteva più. Dante Alighieri, saputa la notizia, si precipita per la seconda volta nell’Oltretomba per dipanare la spinosa questione e riscrivere la Divina Commedia. Ma dove mettere ora gli invidiosi? Gli iracondi? Gli accidiosi? Dubbi e tormenti attendono il Poeta che scopre inoltre che l’amore per Beatrice, dopo sette secoli, si è un po’ appannato. Tra demoni e cherubini, fiumi infernali e rinfrescanti panchine ecco una rilettura in chiave camp, ironica e divertente dell’ immortale poema che getta nello stessa bolgia Paolo Malatesta con gli Abba, Farinata degli Uberti con Liz Taylor. Dopo il successo di Piccole Gonne Alessandro Fullin, con gli attori di NuoveForme, torna a teatro con una nuova parodia, condita come sempre da aforismi esilaranti e pungenti ironie.

Venerdì 9 febbraio spazio alla musica d’autore con Concerto per Jack London: un progetto di Ater Associazione Teatrale Emilia Romagna che vede insieme l’attore Silvio Castiglioni e i musicisti Fabrizio Bosso e Luciano Biondini. Il Concerto per Jack London è un melodramma jazz d’amore e pugilato che vede incontrarsi teatro e musica e porta alla ribalta un musicista di caratura internazionale quale Fabrizio Bosso alla tromba, accompagnato da un narratore di calibro quale Silvio Castiglioni e dalla maestrìa di Luciano Biondini alla fisarmonica. Lo sviluppo artistico del progetto è stato affidato a Silvio Castiglioni per la parte testuale e di regia e a Fabrizio Bosso per le musiche. Lo spettacolo è tratto dal racconto The Game (Il gioco o Lo sport del ring, a seconda delle traduzioni) di Jack London, liberamente adattato da Silvio Castiglioni per renderlo congeniale per la scena. Un racconto di pugilato al ritmo del miglior cronista sportivo quale seppe essere, tra le tante altre cose, Jack London, e insieme una commovente e straziante storia d’amore. Sullo sfondo la colonna sonora duttile e sulfurea della tromba di Bosso accompagnata dalla fisarmonica di Biondini e dalla voce di Silvio Castiglioni.

Paolo Hendel assieme a Matilde Pietrangelo è il protagonista di “Fuga da via Pigafetta”, lo spettacolo di prosa scritto dallo stesso Hendel con Gioele Dix e Marco Vicari e diretto da Gioele Dix in cartellone giovedì 15 febbraio alle 21 sul palco del Teatro Verdi. Un uomo vive da solo in un appartamento gestito totalmente da un sofisticato sistema operativo, che pianifica la sua esistenza e lo protegge dal mondo circostante. Le sue giornate sono punteggiate da continui ed esilaranti litigi con il computer, che gli fa da alter ego e pretende di conoscere i suoi bisogni meglio di lui. Polemico e nostalgico, l’uomo ha ridotto al minimo le proprie relazioni umane, convinto che l’unica forma di sopravvivenza sia l’isolamento. Finchè nella sua vita irrompe Carlotta, sua figlia. L’incontro scatena un’imprevista altalena emotiva che lo costringerà, fra brucianti conflitti e inattese tenerezze, a ribaltare le proprie priorità. Fuga da via Pigafetta nasce dall’idea di raccontare una storia ambientata in un futuro non apocalittico, coniuga felicemente l’ironia feroce sul degrado del presente con i toni appassionati di una commedia dei sentimenti. Con questo spettacolo Paolo Hendel torna all’originaria vocazione teatrale che lo ha reso celebre ai suoi esordi quando, con coraggiosa inventiva, parlava con la propria immagine sdoppiata dentro a un televisore.

Si prosegue con uno degli attori italiani più noti e amati di cinema, teatro e televisione: Stefano Accorsi è il mattatore della “Favola del principe che non sapeva amare” liberamente tratto da Lo Cunto de li cunti di Gianbattista Basile, adattamento per il palcoscenico e regia di Marco Baliani. Uno spettacolo – in scena l’8 aprile – che indaga il mistero più misterioso di tutti, quello di riuscire a vivere. Ne Lo Cunto de li cunti, del Basile, da cui lo spettacolo prende sostanza, il mistero del nostro vivere  si dipana in una mappa di storie, con un andamento fiabesco, le vicende che vi accadono posseggono una loro verità del tutto indipendente dalla realtà ordinaria. La fiaba è un fatto di cronaca fantastica che va raccontato con la pregnanza con cui si racconta un fattaccio di cronaca nera o di cronaca rosa. Le magie che vi accadono non sono effetti speciali per stupire o spaventare, sono invece come fasci di luce potente che viene proiettata sul  nodo psichico della vicenda narrata, per indurre lo spettatore a farsi carico di quel nodo. La trilogia del progetto  ‘Grandi Italiani’ si conclude con lo Cunto de li cunti di Gianbattista Basile, col  suo linguaggio barocco, un italiano rinnovato  da un dialetto aspro e meravigliosamente creativo. Un linguaggio sonoro, che si riverbera anche nello spettacolo, dove i suoni e le sonorità comporranno un paesaggio mutevole e metamorfico.

A chiudere la Stagione 2018 del Teatro Verdi di Busseto, sabato 14 aprile, la divertente commedia “Sott’a chi tòcca” di Luigi Orengo con la Compagnia Dialettale della Famija Pramzana. La commedia, spesso interpretata da Gilberto Govi, è stata tradotta in parmigiano e vede come assoluto protagonista Franco Greci, che ne cura anche la regia. La ricca eredità dello zio Nicola spetterà al primo dei tre fratelli che avrà un figlio maschio. Tra i possibili eredi si scatena la competizione. Nascono problemi e incomprensioni ma anche episodi esilaranti, che si chiudono con il classico finale a sorpresa. L’intero incasso sarà devoluto all’Associazione Onlus AVI-Emilia Romagna di Salsomaggiore Terme.


A teatro tutti sono protagonisti: gli attori che stanno sul palco e interpretano il loro ruolo ma anche gli spettatori che stanno in platea e nei palchi, perché le emozioni a teatro si vivono insieme. E’ una nuova collaborazione che presentiamo con la passione di chi ha costruito passo dopo passo un progetto culturale al servizio dei cittadini di Busseto: la convenzione triennale ci permetterà di elaborare sul lungo periodo una programmazione condivisa con l’Amministrazione Comunale, per migliorare ed accrescere la proposta teatrale e nel contempo ideare un percorso di formazione ed educazione del pubblico, con l’obiettivo di rispondere sempre meglio alle esigenze del territorio”, sottolinea il presidente di Ater, Ilenia Malavasi.

È solo con intelligenti collaborazioni che una comunità come quella nostra può sviluppare progetti di ampio respiro e contenere i costi – dichiara Giancarlo Contini, sindaco di Busseto – anche nel campo artistico. La collaborazione con Ater va proprio in questa direzione: Busseto si avvantaggia, da questa stagione e per tre anni, dell’apporto di una articolata struttura professionale, della ricchezza delle offerte di spettacolo proposte tra cui cogliere quelle per Busseto e, non di secondaria importanza per l’Amministrazione, del sensibile abbattimento dei costi delle produzioni messe in rete dal circuito regionale grazie ai contributi ministeriali e regionali intercettati da Ater. Ereditiamo una bella tradizione; la stagione 2018 che abbiamo creato, ne sono certo, incontrerà il gradimento del pubblico abituale della prosa, sempre attento ed esigente – conclude Contini – e credo attirerà a Busseto appassionati nuovi“.

Per gli spettacoli del 25 gennaio, 9 febbraio, 15 febbraio, 8 aprile, i costi dei biglietti sono i seguenti: Platea € 30,00, Palco € 27,00, Loggione € 17,00. Mentre l’abbonamento ai 4 spettacoli costerà: Platea € 98,00, Palco € 90,00, Loggione € 55,00. Per lo spettacolo dialettale del 14 aprile, il costo dei biglietti è il seguente: Platea € 20,00, Palco € 15,00, Loggione € 10,00.

I titolari dei palchi possono esercitare il diritto di prelazione sull’intera stagione entro mercoledì 8 novembre. Gli abbonati alla precedente Stagione da sabato 11 novembre a venerdì 17 novembre potranno acquistare l’abbonamento 2018 confermando il medesimo posto, oltre che acquistare i biglietti dello spettacolo non in abbonamento; da sabato 18 novembre a venerdì 24 novembre (secondo l’ordine di arrivo presso la biglietteria) potranno acquistare l’abbonamento 2018 cambiando posto, oltre che acquistare i biglietti dello spettacolo non in abbonamento. Da sabato 25 novembre a venerdì 8 dicembre saranno messi in vendita i nuovi abbonamenti unitamente alla possibilità di acquistare i biglietti dello spettacolo non in abbonamento. I restanti biglietti per tutti gli spettacoli saranno disponibili da sabato 9 dicembre 2017.

Abbonamenti, biglietti e informazioni presso Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica in Piazza Giuseppe Verdi, 10 – 43011 Busseto (PR); tel 0524-92487; e-mail: [email protected], www.bussetolive.com

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