Sala Baganza, nasce un parco giochi progettato dai bambini

Sala Baganza, nasce un parco giochi progettato dai bambini

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L’area attrezzata verrà finanziata da Conad con i punti spesa e sorgerà, entro la fine dell’anno scolastico, a fianco del Giardino Farnesiano

Chi, meglio di un bambino, può immaginare come dev’essere un Parco giochi? Da questa considerazione, tanto banale quanto dimenticata nel momento in cui si progetta un’area con scivoli e altalene, ha preso vita un’idea meravigliosa: offrire agli alunni delle scuole elementari e medie di Sala Baganza la possibilità di pensare e disegnare il Parco giochi che sorgerà a fianco dello splendido Giardino Farnesiano, su un’area di mille metri quadrati tra via Campi e via Distaccamento Carpi. Naturalmente con l’aiuto di un “tutor” d’eccezione: Cristina Muzzi, responsabile dell’Area Lavori Pubblici del Comune.

Il progetto del Parco Giochi partecipato, e decisamente innovativo, nasce da una collaborazione tra il Comune di Sala Baganza, l’Istituto Comprensivo di Felino e Conad, che ha deciso di finanziarlo con i punti spesa dei clienti che desidereranno contribuire alla causa facendo i loro acquisti nell’ipermercato di Felino. L’iniziativa è stata illustrata nei giorni scorsi dal sindaco Aldo Spina, Cristina Muzzi, la dirigente dell’Istituto Comprensivo di Felino, Gloria Cattani, con la sua vice, Roberta Michelotti, insieme alle coordinatrici della scuola primaria e secondaria di Sala Baganza, Franca Gatti e Marina Gatti. E non potevano certo mancare i rappresentanti di Conad: Rosanna Cattini, direttrice del punto vendita felinese, e Veronica Corchia, responsabile relazioni esterne del gruppo, a testimonianza di quanta attenzione ci sia verso questo progetto, che il colosso degli ipermercati ha deciso di inserire tra le sue iniziative a valenza sociale.

«Penso sia importante sottolineare la sinergia che si è creata attorno a questa idea tra Amministrazione comunale, Scuola e Conad – ha esordito il primo cittadino –. Si tratta di un progetto realmente partecipato, che garantirà un ulteriore spazio di protagonismo per i nostri giovani. L’area tecnica del Comune svolgerà un ruolo di tutoraggio e i ragazzi, con il supporto diretto degli insegnanti, si misureranno con questa esperienza, che ha una forte valenza civile, perché dovranno confrontarsi tra loro. E voglio ringraziare Conad, che ha creduto in questa iniziativa e che ha voluto sostenerla economicamente».

Muzzi ha illustrato le caratteristiche dell’area, che necessita di alcuni lavori di preparatori a partire dalla sistemazione delle piante, alcune delle quali dovranno essere abbattute perché in cattivo stato vegetativo. È inoltre già servita da un parcheggio ed è adiacente al percorso pedonale che parte da via figlie della Croce e, passando dietro alla Rocca, arriva fino a via Campi. Un contesto “protetto”, quindi, ma «anche accessibile e di pregio, con caratteristiche ambientali uniche e di valore», ha osservato il sindaco.

«Abbiamo l’occasione di mettere in pratica le attività didattiche in un contesto reale – ha sottolineato Cattani – con problemi veri da affrontare e risolvere. I ragazzi saranno consapevoli di aver partecipato alla realizzazione di un bene e quando sentono propria una parte della loro città, la vivono completamente prendendosene cura».

«È un progetto pilota che ci ha entusiasmato subito – ha affermato Cattini di Conad –. Noi lavoriamo su questo territorio, e viviamo di questo territorio. Essere Conad significa ascoltare i bisogni della comunità e cercare di dare risposte collaborando con gli enti e le associazioni di volontariato. Credo che questo Parco giochi sarà un grande regalo alla comunità».

Il primo step è di arrivare, entro primavera, ad un progetto. Dopodiché l’obiettivo è di allestire una parte dell’area entro la fine dell’anno scolastico, per la quale serviranno circa 20mila euro. Ma l’intenzione dell’Amministrazione è quella di far diventare il Parco giochi della Rocca un progetto “aperto”. Anno dopo anno i ragazzi potranno ampliarlo con nuove idee e il Comune è pronto a concedere altri metri quadri. «Ci piace l’idea di un’iniziativa che possa svilupparsi nel tempo e nello spazio», ha chiosato il sindaco Spina.

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