Banda dei sardi: Agostino Pudda patteggia tre anni e sei mesi

Banda dei sardi: Agostino Pudda patteggia tre anni e sei mesi

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Un arsenale in casa: Agostino Pudda, residente a Montechiarugolo, uno dei parmensi arrestati lo scorso marzo nell’ambito dell’operazione che ha sgominato la banda dei sardi, ha patteggiato 3 anni e 6 mesi, oltre seimila euro di multa. 

L’accusa, spaccio di droga: la banda, che aveva cercato di rubare la salma di Enzo Ferrari, si occupava di partite di droga che a volte sarebbero state acquistate da esponenti della ‘ndrangheta in cambio proprio di armi.

RILEGGI: Arsenale di armi da guerra sequestrato nel Parmense. In manette banda sarda che voleva sequestrare la salma di Enzo Ferrari

In precedenza, gli altri patteggiamenti dei parmensi: due anni e 6 mesi di reclusione per Cesare Agresti, un anno e 10 mesi per Luciano Canu. I due dovranno anche pagare, rispettivamente, multe 2.000 e 1.644 euro. Queste le pene patteggiate davanti al gup Mattia Fiorentini dai due indagati nell’ambito della vasta inchiesta che nel marzo scorso ha portato gli inquirenti a sgominare una banda sarda che progettava persino di sequestrare la salma di Enzo Ferrari.

A Traversetolo erano stati fermati Cesare Agresti e il figlio Stefano accusati di ninascondere in una cantina un centinaio di armi da guerra per conto della banda, mentre l’obbligo di dimora era scattato per Luciano Canu, residente a Montechiarugolo ma di fatto domiciliato a Marano.

 

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