FOGGIA-PARMA 0-2
Marcatori: pt 12′ Gagliolo; st 29′ Insigne
Foggia (4-3-3): Guarna; Gerbo, Camporese, Coletti, Loiacono; Fedele, Vacca (cap), Deli (16′ st Chiricò); Beretta, Mazzeo, Fedato (34′ st Calderini). A disposizione: Tarolli, Pelizzoli, Lodesani, Nicastro, Rubin, Celli, Ramé. All. Stroppa
Parma (4-3-3): Frattali; Mazzocchi (86′ Germoni), Iacoponi, Lucarelli (cap), Gagliolo; Munari, Scozzarella (81′ Corapi), Scavone; Insigne, Calaiò, Di Gaudio (16′ st Baraye). A disposizione: Nardi, Corapi, Scaglia, Ramos, Frediani, Barillà, Nocciolini, Germoni, Siligardi, Sierralta, Dezi. All. D’Aversa
Arbitro: Marco Piccinini di Forlì
Assistenti: Tarcisio Villa di Rimini e Christian Rossi di La Spezia; quarto uomo, Manuel Robilotta di Sala Consilina
Note: corner 2-7; ammoniti Loiacono al 16′, Frattali al 69′
Il Parma vince e in buona parte convince in quel di Foggia, ma a mettere la gara sui binari giusti allo stadio Zaccheria è il gol di Gagliolo – il solito difensore, il solito testone, il solito piazzato – arrivato già al 12′ e seguito da un cartellino giallo sventolato al difensore Loiacono appena 4′ dopo. Ma i crociati di grossi pericoli non ne hanno mai corsi, legittimando così il vantaggio prima e la vittoria dopo. Con un netto 3 a 0 che di certo va anche un po’ stretto.
Mister Roberto D’Aversa aveva parlato di possibile turn over e nel suo 4-3-3 classico sono 4 i cambi rispetto alla vittoriosa gara sull’Entella: torna Munari in mezzo al campo al posto del giovane Dezi e dall’altra parte c’è Scavone per Barillà. In attacco tornano dal 1′ Calaiò e Insigne. Il Foggia di Stroppa oppone un 4-3-3 quasi a specchio rispetto a quello crociato, con Fedato in attacco a fianco del confermato Mazzeo.
Fin dall’inizio è il Parma a controllare la gara con il solito rosario di passaggi e lanci lunghi sulle fasce alla ricerca del cross per le punte. Fedato deve però ricambiare la fiducia ricevuta da Stroppa, quindi è lui all’8′ a prendersi la responsabilità di tirare da fuori: una botta violenta ma centrale che Frattali blocca in due tempi. Al 12′ arriva il gol di Gagliolo che cambia gli scenari della gara: sulla trequarti Matteo Scozzarella batte una punizione in apparenza non molto pericolosa, ma mette la palla al centro secondo uno schema già visto in più occasioni; il centrale ex Carpi si infila di forza nell’area piccola e di testa batte Guarna. Per i pugliesi le cose si mettono male e l’ammonizione rimediata al 16′ da Loiacono, reo di aver steso Munari al limite dell’area, di certo non aiuta. Batte ancora Scozzarella, ma stavolta il colpo di testa di Calaiò è smorzato da un difensore e Guarna può intervenire.
In campo di fatto sono i ragazzi di D’Aversa a dettare legge. Al 22′ prima Di Gaudio approfitta di un errore di Gerbo, ma calcia alto, poi è Mazzocchi a sfiorare il raddoppio con un tiro deviato in corner a pochi centimetri dal palo. La reazione dei padroni di casa è tutta nel tiro da distanza siderale di Coletti, che Frattali non fa fatica a bloccare. Al 31′ tocca a Insigne lanciarsi sul fondo per mettere un bel pallone al centro, ma la conclusione di Calaiò è alta di poco. Al 32′ è Di Gaudio a farsi largo sulla sinistra fra Gerbo (in difficoltà questa sera) e Camporese, ma la sua conclusione finisce di poco sulla traversa. Lo stesso attaccante ex Carpi ci riprova al 40′, ma stavolta è Guarna a dire di no.
Si va dunque al riposo con il Parma in vantaggio e con un risultato che va anche stretto ai gialloblu. La ripresa inizia con gli stessi 22 in campo e con lo stesso canovaccio. Già al 50′ il Parma potrebbe raddoppiare, ma l’uscita perfetta di Guarna toglie le castagne dal fuoco a Coletti e compagni, anticipando il solito Di Gaudio ben lanciato da Scozzarella. Al 52′ è ancora Guarna a salvare i pugliesi su un bel tiro di Insigne dopo uno spettacolare doppio dribbling che ubriaca la difesa di casa.
D’Aversa decide di mandare a riposare proprio Di Gaudio e c’è quindi gloria per Baraye. Appena entrato l’attaccante del Parma si accentra e tira con la palla che sfiora il palo. Al 21′ ci prova Scozzarella, tornato padrone del centrocampo, con un tiro dalla distanza che Guarna deve respingere in tuffo. Tante occasioni sprecate dal Parma, ma per la legge dei grandi numeri prima o poi una deve entrare. Anche perché il Foggia sembra non avere idee e non si rende mai pericoloso dalle parti di Frattali. Così al 29′ arriva il raddoppio che fa tirare un sospiro di sollievo allo sparuto gruppo di irriducibili arivato a Foggia nonostante il turno infrasettimanale. Fanno tutto Calaiò e Insigne con un uno-due al limite che vede il neo arrivato in casa crociata indovinare l’angolino dove l’estremo difensore non può arrivare.
Il due a zero manda definitivamente ko il Foggia, la cui reazione è tutta al 35′ nel tiro di Beretta su errore di Mazzocchi, con Frattali che non ha problemi a neutralizzare. Al 36′ esce Scozzarella che ha speso molto, entra Ciccio Corapi. Il Parma continua ad attaccare come ha sempre fatto e al 39′ è ancora Gerbo a combinare l’ennesima della serata: il difensore mette giù Baraye appena dentro l’area e l’arbitro non può non fischiare il penalty, che Calaiò batte con freddezza spiazzando di netto il buon Guarna. Il 3 a 0 per il Parma segna di fatto la fine della partita che scivola senza più sussulti fino al 92′.
Il Parma è quindi tornato dopo il periodo di blackout? Forse sì, ma il cavallo vincente lo si vede alla distanza. E domenica al Tardini c’è l’esame Avellino.