ZEBRE RUGBY CLUB – PAU 33-38 (pt 30-7)
Marcatori: 4′ cp Canna, 8′ m Licata tr Canna, 10′ Boni tr Canna, 23′ Votu tr Fajardo, 28′ Castello tr Canna, 33′ cp Canna, 39′ cp Canna; 53′ m Saili tr Fajardo, 64′ mt Pau, 69′ mt Pau, 73′ cp Taylor, 77′ m Tagitagivalu tr Tagitagivalu, 82′ cp Canna
Zebre Rugby: 15 Gaffney, 14 Bisegni (37′ Di Giulio, 65′ Tenga, 74′ Di Giulio), 13 Boni, 12 Castello (cap) (74′ Afamasaga), 11 Venditti, 10 Canna, 9 Violi, 8 Licata, 7 Meyer, 6 Minnie, 5 Biagi (38′ Sarto), 4 Sisi (30′ Krumov), 3 Bello, 2 Fabiani (58′ Luus), 1 Lovotti (54′ De Marchi). A disposizione: 21 Palazzani. All. Bradley
Pau: 15 Malie, 14 Halai, 13 Nicot, 12 Vatubua, 11 Votu, 10 Fajardo (56′ Taylor), 9 Lebail (56′ Daubagna), 8 Saili (62′ Tagitagivalu), 7 Butler, 6 Mowen (41′ Gunther), 5 Tutaia (41′ Ramsay), 4 Metz (cap), 3 Adriaanse (47′ Charlet), 2 Rey (41′ Bouchet), 1 Moise (54′ Mackintosh). All. Mannix
Arbitro: Craig Maxwell-Keys (Rugby Football Union)
Assistenti: Anthony Woodthorpe e Paul Burton (entrambi Rugby Football Union)
Note: 63′ giallo Bello
Man of the match: Tommaso Castello (Zebre)
Zebre dai due volti gettano via una vittoria ormai quasi in tasca. Due mete tecniche concesse ai francesi dall’inglese Craig Maxwell-Keys e un secondo tempo da dimenticare consentono al Pau di strappare il successo al Lanfranchi nel secondo turno di Challenge Cup per 33 a 38. La prima frazione di gioco si era conclusa sul 30 a 7 per i bianconeri, che fin dal primo minuto hanno ben martellato la retroguardia transalpina apparsa non all’altezza dell’impegno. Già al 4′ Canna porta avanti i suoi con un piazzato, poi trasforma le mete di Licata, Boni e Castello, chiudendo i primi 40′ con altri due piazzati. Nella ripresa, soltanto 3 punti per gli uomini di coach Michael Bradley, arrivati 1′ dopo l’80’ sempre dal piede dell’apertura del Nord Ovest.
Per il pubblico del Lanfranchi sembrava dovesse essere una partita champagne, con le Zebre a brindare ai danni del Pau. Licata è bravo ad infilarsi in mezzo ai pali, neanche 2′ dopo è Boni a far fuori tutta la linea Maginot ospite e a depositare oltre la linea di meta. Sembrava tutto facile, troppo facile per essere vero. I francesi si sono presentati davanti soltanto al 23′ con la meta di Votu, ma al 28′ capitan Castello – man of the match nonostante la sconfitta – trova la terza meta che fa sognare i tifosi. Si va al riposo sul 30 a 7.
Il tecnico francese, Mannix, forse non credendo ai suoi occhi, ad inizio ripresa fa subito una girandola di sostituzioni che si rivelano ben più efficaci di quelle fatte da Bradley. Le squadre sembrano ben in equilibrio, con una appena maggiore pressione ospite. E nessuno si aspetterebbe mai la capitolazione. Neppure quando al 53′ Saili trova la meta ben trasformata da Fajardo. Un 30 a 14 appare rassicurante. Ma dopo il 60′ la favola si trasforma in un horror, anzi in un noir per restare in tema: prima il direttore di gara decreta una meta tecnica in favore degli ospiti e sventola il giallo a Eduardo Bello che lascia i suoi in 14 per 10′. E il 30-21 incoraggia gli ospiti ad insistere, con i bianconeri in evidente affanno. Passano appena 5′ e l’arbitro assegna un’altra meta tecnica agli ospiti che si portano sul 30-28, punendo così l’indisciplina dei padroni di casa nei propri 5 metri. Il Pau mette il naso avanti al 73′ con un piazzato di Taylor, ma è la meta di Tagitagivalu a 3′ dal termine a chiudere definitivamente i conti. E per fortuna che i bianconeri conquistano un fallo ben trasformato da Canna all’over time, altrimenti non sarebbe arrivato neppure il contentino del bonus.
Le Zebre, cancellata la sbornia francese di Challenge con due sconfitte in altrettante gare, si ritufferanno adesso nel Guinness Pro14. Sabato 28 ottobre arriveranno a Parma i sudafricani del Cheetahs, fischio d’inizio al Lanfranchi fissato per le 18.
La cronaca – Al primo attacco francese arriva il tenuto contro gli ospiti. Dopo la rimessa in attacco Boni buca la linea del Pau con Violi fermato ai 5 metri. L’indisciplina del XV di Mannix frutta il fallo sotto i pali che Canna trasforma per il primo vantaggio al 5°. Risponde Pau ma avanza di 20 metri la linea difensiva bianconera sull’ondata neroverde, prima di riconquistare l’ovale sul punto d’incontro. Pau fatica a trovare territorio e pasticcia anche al piede con Lebail che chiude direttamente fuori un calcio dopo alcune fasi. Il lancio di gioco da touche delle Zebre è ancora efficace con Venditti fermato ai 5 metri. Lo sforzo offensivo porta alla meta di Licata in tuffo sotto i pali, trasformata da Canna. Zebre padrone della sfida: sul primo punto d’incontro dopo il calcio d’invio i cacciatori bianconeri rubano il possesso con Boni servito in velocità sull’out destro a segnare la seconda meta al 10°.
Il possesso è stabilmente nelle mani dei padroni di casa che avanzano ancora con Gaffney a servire Venditti che riporta le Zebre nella metà campo ospite prima di un errore di trasmissione. Dopo un turno over a favore attaccano le Zebre nei 22 al 16° ma questa volta la difesa francese recupera il possesso. Molto ispirato l’attacco di coach Bradley con un paio di bei ricicli e di passaggi al largo che però non portano grattacapi a Pau che invece è nei 22 italiani a metà tempo. Minnie tiene alto un avversario con l’arbitro inglese che torna però su un fallo precedente. Metz decide per la mischia ai 5 metri: le fasi dei francesi con i propri avanti sono ben controllate prima che l’ovale raggiunga Votu al largo sinistro. L’ala isolana sfrutta la salita non perfetta di Canna per segnare. Al 27° arriva il terzo fallo francese con Saili che sostiene in modo errato un compagno placcato. Canna invece di calciare ai pali decide per la rimessa ai 10 metri. Biagi cattura la rimessa e serve subito Violi; l’ovale è ben gestito da Canna che serve Venditti in avanzamento. L’offload dell’abruzzese per Castello è pregevole e porta in meta il capitano. Dopo il cambio di Krumov per Sisi Canna sfrutta il quarto fallo ospite per centrare i pali dai 25 metri per il 27-7 al 33°. Zebre dominanti negli impatti e padrone dei punti d’incontro con placcaggi avanzanti che portano al quinto fallo francese al 39°. Canna trasforma e manda le squadre negli spogliatoi sul 30-7.
La ripresa inizia con tre cambi francesi con le Zebre brave a recuperare l’ovale con Krumov che chiude le braccia e costringe al tenuto Lebail. Sul secondo attacco francese del secondo tempo questa volta il fischio è contro Minnie che non rotla via in ruck. Metz va per la rimessa innescando il drive che vede le Zebre difendere in fuorigioco. I francesi decidono per una mischia chiusa: l’ingaggio anticipato fa muovere l’ovale a Pau che trova un altro fallo. La seconda mischia vede Saili uscire con l’ovale e segnare di forza nonostante il placcaggio di due bianconeri. Al 56° l’attacco di casa è intercettato ma è bravo Castello a recuperare Votu involato in solitario. L’azione vede le Zebre trovare subito il fallo che rida territorio con il placcatore francese che non rotola via. Si alza il ritmo al Lanfranchi ma il gioco è spesso spezzettato a causa dell’indisciplina; riparte Pau con una touche sui 22 metri all’ora di gioco. La linea del vantaggio è portata sulla linea di meta con tante fasi dei pirenaici. Lo sforzo vicino al palo destro dell’H parmigiana porta ad una mischia. E’ battaglia vera sulla linea dei 5 metri con la difesa bianconera ottima a recuperare l’ovale con capitan Castello. L’ovale è calciato fuori col drive francese che spinge fino alla bandierina destra: il direttore di gara concede la meta tecnica ed ammonisce il pilone destro Bello.
In inferiorità numerica rischiano le Zebre con Di Giulio abile a placcare Votu lanciato da un calcetto della mediana ospite. La mischia ai 5 metri introdotta da Violi vede Licata uscire con l’ovale tenuto alto dai cacciatori francesi che ottengono un importante turn-over. Domina ancora il pack ospite che trova un primo fallo: gira il pack sul secondo ingaggio che porta alla seconda meta tecnica che porta Pau sul 30-28 al 69°. L’inerzia della gara sorride ai transalpini che trovano un altro turn-over e poi un altro fallo in mischia. Taylor da 40 metri centra i pali per il primo vantaggio ospite al 73°. A 4 dalla fine le Zebre fermano un pericoloso attacco francese prima di ritornare in parità numerica ma si ritrovano a risalire alla mano dai propri 22. Un errore di trasmissione di Canna vede intercettare il passaggio per segnare la meta che chiude il match al 78°. A tempo scaduto un fallo francese da alle Zebre la possibilità di giocare una touche in attacco alla ricerca della meta che frutterebbe 2 punti. Il nuovo fallo a favore vede Canna decidere per i pali: il piazzato all’82° fissa il finale 33-38 ed il primo punto per i bianconeri.
CHALLENGE CUP – 2° TURNO
Gloucester – Agen 61-16
Zebre Rugby Club – Pau 33-38
Classifica: Pau 9, Gloucester 6, Agen 5, Zebre 1
Prossimo turno
8 dicembre h. 20: Agen – Pau
9 dicembre h. 14.30: Zebre – Gloucester