Ben 104 enti del Nord Italia si sono riuniti oggi a Parma per fare il punto sullo stato di salute del Po e sulla gestione della risorsa idrica. A promuovere l’incontro, il neonato Distretto idrografico del Fiume Po del Ministero dell’Ambiente. I molteplici utilizzi e interessi che riguardano direttamente l’acqua: dall’idropotabile all’idroelettrico, da quello fondamentale per il sostegno costante al comparto agroalimentare e alle funzioni tecnico-operative delle medie e grandi industrie rappresentano un tema essenziale, se governato in tempi utili, per concertare le diverse istanze territoriali scongiurando possibili conflitti tra aree di monte rispetto a quelle di valle del bacino del fiume Po. La realtà odierna pone all’attenzione le conseguenze dei cambiamenti climatici, dei quali la siccità prolungata degli ultimi mesi è solo una dimostrazione.
Oggi alla Camera di Commercio di Parma, dopo il saluto del neo segretario generale del Distretto, Meuccio Berselli, i 140 enti che hanno competenze dirette ed indirette sulla risorsa idrica, imprese, multiutility e rappresentanti accademici hanno seguito i lavori incentrati sulle “Valutazioni del rischio ambientale connesso alle derivazioni idriche nel distretto del Po”: un piano di gestione articolato e dibattuto per armonizzare l’impiego dell’acqua evitando al contempo di incorrere in possibili infrazioni a livello comunitario; piano il cui cammino è iniziato già nel 2014 e che potrà concludersi entro l’anno.