Al via il progetto partecipato ideato da ReteParmaRiusa per promuovere il compostaggio attraverso la condivisione di esperienze e attrezzature nei cinque Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo). Dove gli utenti ogni anno smaltiscono nei 489 cassonetti sparsi in tutto il territori, ben 3.255 tonnellate di rifiuti provenienti da sfalci e potature, per un costo pari a 468.375 euro (di cui 267.310 per la raccolta e 192.066 per lo smaltimento). Se poi si aggiunge la spesa per lo smaltimento dei rifiuti verdi conferiti direttamente ai centri di raccolta (6.365 tonnellate), la cifra raggiunge i 677.490 euro: quattordici euro in media per abitante.
L’Unione Pedemontana Parmense ha quindi deciso di dare un taglio alle spese ed ha lanciato il progetto partecipativo “Giardini Rifiuti Zero”, proposto dal coordinamento di associazioni (Wwf, Legambiente e Consorzio Solidarietà Sociale), cooperative sociali, ReteParmaRiusa e il contributo di Iren, che ha ottenuto un finanziamento da 8.525 dalla Regione Emilia-Romagna ai quali l’ente sovracomunale ha aggiunto altri 6.975 euro, per un totale di 15.500 euro.
Gli obiettivi del progetto sono stati illustrati dal presidente dell’Unione e sindaco di Felino Elisa Leoni, dal sindaco di Sala Baganza Aldo Spina insieme agli assessori all’Ambiente dei Comuni, e da Enrico Ottolini della ReteParmaRiusa. Presenti anche il sindaco di Montechiarugolo Luigi Buriola e i rappresentanti di Esperta, l’azienda che si occuperà di realizzarlo.
Il primo traguardo è quello di ridurre il più possibile i quantitativi di rifiuti verdi destinati a raccolta, trasporto e smaltimento, «coinvolgendo in prima battuta, per mezzo di un questionario, i 1.400 cittadini dell’Unione che già svolgono il compostaggio domestico usufruendo di uno sconto sulla tariffa rifiuti – ha spiegato Enrico Ottolini –. Questo per valorizzare le loro competenze e impostare insieme a loro le caratteristiche del servizio che sappiano andare incontro alle reali esigenze delle persone».
“Giardini rifiuti zero” prevede poi momenti dimostrativi sulle attrezzature che facilitano la pratica del compostaggio, incontri-aperitivo di approfondimento, chiamati “Focus Group”, che si svolgeranno entro novembre in tutti e cinque i comuni dell’Unione ed altrettante assemblee conclusive. Ma non solo. «Oltre a poter contare sull’aiuto di consulenti esperti, a coloro che parteciperanno al progetto verrà illustrato il funzionamento delle attrezzature necessarie – è sceso nei dettagli il rappresentante di ReteParmaRiusa –, come compostiere e trituratori, che in futuro potranno essere rese disponibili gratuitamente seguendo la filosofia della sharing economy, cioè della condivisione di beni che non occorre possedere, ma piuttosto avere a disposizione nel momento in cui servono».
Per il sindaco di Sala Baganza, Aldo Spina, «un aspetto da sottolineare è che si tratta di un progetto che ha ricevuto un contributo dalla Regione per promuovere azioni attraverso la partecipazione dei cittadini ad un percorso, che va dalle decisioni alla fase operativa. I suoi punti di forza sono che riguarda l’ambiente e che coinvolge l’intera Unione, al quale si sono aggiunte associazioni del territorio».
«Si tratta inoltre di un progetto che riguarda il tema dell’ambiente – ha aggiunto il presidente dell’ente sovracomunale Elisa Leoni –. Un tema che ci sta assolutamente a cuore e siamo orgogliosi che sia stato premiato dal bando regionale per favorire la partecipazione dei cittadini. Avevamo già ottenuto un altro contributo per il progetto “Insieme”, per la divulgazione dei piani di Protezione civile e questa volta pensavamo di non farcela».
Entro il mese di gennaio il progetto verrà sottoposto all’approvazione dell’Unione Pedemontana.