Il Parma sfiora l’impresa a Palermo: Gagliolo trova il pari e concede...

Il Parma sfiora l’impresa a Palermo: Gagliolo trova il pari e concede il bis (annullato)

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Palermo – Parma 1-1

Marcatori: 10′ La Gumina, 70′ Gagliolo

PALERMO (4-3-1-2): Pomini; Rispoli, Szyminski, Bellusci, Morganella (Cap.); Murawski (72′ Fiordilino), Dawidowicz, Gnahorè; Coronado (86′ Monachello); Embalo (51′ Rolando), La Gumina. A disposizione: Maniero, Guddo, Accardi, Petermann. All. Tedino

PARMA (4-3-3): Frattali, Mazzocchi, Lucarelli (Cap.), Gagliolo, Germoni; Barillà (83′ Scavone), Scozzarella, Dezi; Baraye, Calaiò (86′ Nocciolini), Di Gaudio (60′ Siligardi). A disposizione: Nardi, Dini, Corapi, Scaglia, Munari, Ramos, Frediani, Insigne, Sierralta. All. D’Aversa

Arbitro: Juan Luca Sacchi di Macerata

Assistenti: Marco Bresmes di Bergamo e Valerio Vecchi di Lamezia Terme. Quarto uomo Livio Marinelli di Tivoli.

Note: calci d’angolo 0-6; ammoniti Gagliolo (20′), Bellusci (33′), Embalo (38′), Murawski (45), Scozzarella (58′), Barillà (81′); al 36′ allontanato dalla panchina il ds del Parma Daniele Faggiano

Finisce in parità il big match di giornata tra Palermo e Parma. Un tempo e un gol per parte, ma alla fine a recriminare di più sono proprio i Crociati. Che il Barbera fosse una bolgia lo si sapeva già, ma in questo Palermo-Parma anche il terreno di gioco è apparso piuttosto “caldo”. Frequenti scontri di gioco e non solo hanno reso la vita difficile al signor Juan Luca Sacchi della sezione Aia di Macerata e ai suoi collaboratori Marco Bremes di Bergamo e Valerio Vecchi di Lamezia Terme, oltre che al quarto uomo Livio Marinelli di Tivoli. Con quattro ammoniti solo nel primo tempo, oltre all’espulsione del ds del Parma, Daniele Faggiano, per proteste. Ma al di la delle scorrettezze e del gioco talvolta maschio, a Palermo si è vista una buona partita tra due squadre che fin dal primo minuto si sono affrontate a viso aperto.

Tedino a corto di uomini per l’assenza dei nazionali, opta per il suo 4-3-1-2 con Coronado dietro le punte Embalo e La Gumina. Una soluzione che produce non pochi grattacapi per Lucarelli e compagni. Mister Roberto D’Aversa non rinuncia al suo 4-3-3, con Mazzocchi e Germoni dal 1′ ai lati della difesa. In mezzo spazio all’esperienza di Barillà, mentre davanti il tridente è ormai quasi standard con Calaiò centrale, Baraye e Di Gaudio ai lati.

Il primo tempo è sostanzialmente di marca rosanero, con il Parma che soffre lungo la fascia sinistra presidiata da un Germoni che non spinge, oltre che in un centrocampo troppo abbassato che quasi mai riesce a far ripartire la squadra. Nella ripresa il Parma esce allo scoperto, con una maggiore aggressività che produce diversi buoni spunti e trova il pareggio. Da rivedere mille volte il gol annullato a Di Gaudio per un fallo in attacco.

La cronaca

Il Palermo di Bruno Tedino ha subito cercato di affondare i colpi, ma i crociati si sono difesi con ordine portando un pressing piuttosto aggressivo sui portatori di palla in maglia rosanero. Al 5′ già è Germoni a chiudere in maniera provvidenziale su contropiede di Rispoli. Che non ci fosse tempo per studiare le mosse altrui lo si è capito subito, ma al 10′ è La Gumina a togliere ogni dubbio in proposito con un gran gol dal limite. Una rete nata da una ingenuità gialloblu: Dezi si fa soffiare la palla in fase di impostazione, in una posizione piuttosto pericolosa, e Dawidowicz serve La Gumina per la botta sulla quale nulla può Frattali.

Il Palermo prova ad insistere per mettere alle corde gli uomini di D’Aversa con una serie di conclusioni ad opera di Coronado, Embalo e ancora Dawidowicz. Ma è al 16′ che Frattali viene impegnato davvero da una sassata di Coronado. Il Parma cerca quindi di scuotersi e la risposta è un tiro di Calaiò, dopo aver rubato palla a un difensore, respinto da Pomini. Il bomber gialloblu made in Palermo ci riprova al 23′ deviando una sponda di Di Gaudio, ma è ancora Pomini a dire di no. Il Parma comincia a macinare gioco, mentre i padroni di casa adesso aspettano per ripartire in contropiede. Come al 32′, quando è La Gumina lanciato da Murawski a concludere alle stelle una buona occasione. Al 33′ le prime scintille in campo: brutto fallo di Bellusci su Di Gaudio lanciato a rete, sanzionato con il giallo come già era successo al 20′ a Gagliolo che aveva fermato un contropiede, ma i crociati protestano, chiedendo il rosso. Gli animi si scaldano e al 38′ scoppia la rissa con Barillà che rimane a terra, forse colpito da Embalo, giocatore poi ammonito. Ma nel frattempo a lasciare il campo, per l’ennesima volta, è il ds Daniele Faggiano per proteste nei confronti della terna arbitrale. Il primo tempo si conclude con un errore di Germoni, un retropassaggio avventato, che per poco non innesca Embalo.

La ripresa ricomincia con diversi scontri di gioco e un clima piuttosto incandescente, visto che anche nel sottopasso degli spogliatoi gli animi non erano per nulla tranquilli. Sul taccuino la bella iniziativa al 50′ di Calaiò, anticipato d’un soffio da Bellusci. Il Parma le prova tutte alla ricerca di un pareggio che probabilmente avrebbe meritato per quanto visto sul terreno del Barbera. Dopo una punizione di Coronado sulla quale Dawidowicz non arriva per un nulla, D’Aversa manda in campo Siligardi per Di Gaudio. Poi Baraye e Dezi provano la conclusione, ma la sfera non arriva mai dalle parti di Pomini. E il Palermo, invece, a rendersi pericoloso al 68′, quando La Gumina riesce a superare capitan Lucarelli ma non trova il colpo vincente spendendo alto sopra la traversa di Frattali.

Quando meno te lo aspetti, ecco il gol del Parma. Manco a dirlo siglato da un difensore e su palla inattiva. A dispetto di un tridente offensivo che non riesce a trovare da tempo il varco giusto su azione. Su una punizione ben pennellata da Scozzarella, Gagliolo prende il tempo a Dawidowicz e insacca alle spalle di Pomini. Un pareggio meritato per i crociati al cospetto di una squadra che, pur priva dei nazionali, ha dimostrato chiaramente quale sia il suo obiettivo stagionale.

Il ritmo della gara cresce e il finale diventa piuttosto incandescente. Al di là del valzer delle sostituzioni, è il recupero, ben 5′, a regalare emozioni. Al 90′ è Nocciolini subentrato da poco a Calaiò a chiamare Pomini a una grande risposta su un preciso invito di Dezi. Al 92′ arriva anche il gol che darebbe la vittoria ai ducali, ma l’arbitro Sacchi annulla per un sospetto fallo in attacco di Nocciolini. Ad insaccare è ancora una volta Gagliolo, che riprende il pallone respinto dalla traversa centrata da Lucarelli. Sarebbe una doppietta storica per il difensore ex Carpi, ma non c’è nulla da fare. Vana la raffica di proteste, la gara termina sull’1 a 1. Va tuttavia riconosciuto che la sconfitta sarebbe stata una punizione eccessiva per entrambe le squadre in campo.

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