Ponti sul Po, “Fare! con Tosi” chiama in causa il ministro Delrio

Ponti sul Po, “Fare! con Tosi” chiama in causa il ministro Delrio

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Da sinistra: Giovanna Galli e la senatrice Emanuela Munerato

La chiusura del Ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore arriva in Senato e finisce dritta sul tavolo del ministro Graziano Delrio, titolare di Infrastrutture e Trasporti, con un’interrogazione firmata dalla senatrice Emanuela Munerato di “Fare! con Tosi” che riguarda tutti i viadotti che collegano l’Emilia alla Lombardia. A sollecitare l’atto parlamentare, la coordinatrice regionale dell’Emilia-Romagna Caterina Galli.

La situazione di semi paralisi generata dalla precaria condizione dei ponti sul Po – si legge nell’interrogazione – anello di raccordo fondamentale del traffico veicolare e area logistica strategica per il flusso commerciale fra la Lombardia e l’Emilia-Romagna, rischia di compromettere seriamente l’andamento della produzione industriale e la già flebile ripresa economica delle aziende emiliane e lombarde; il ponte di Colorno-Casalmaggiore, ad esempio, è attualmente chiuso a causa di una grave lesione delle travi. Il senso unico alternato in prossimità del ponte Verdi, che collega il comune di Roccabianca (Parma) a San Daniele Po (Cremona), causa interminabili ore di coda; continui disagi anche in prossimità del ponte Taro, tra Roccabianca e Sissa Trecasali, con intasamenti sul ponte Viadana-Boretto; contesto simile per il ponte Po, tra Pieve Porto Morone (Pavia) e Pievetta di Castelsangiovanni, nel piacentino, al momento in fase di manutenzione”.

Oltre 20.000 persone, ogni giorno, subiscono – sottolinea Munerato – gli effetti di una situazione al limite dell’insostenibile; i sindaci dei territori interessati hanno segnalato gravissimi danni anche al tessuto economico di tutta l’area, con preoccupanti ricadute anche in termini occupazionali, per l’appesantimento dei tempi e dei costi di trasporto delle merci. Vi è quindi un sovraccarico della rete stradale minore, con ponti e sistemi di attraversamento certamente non adeguati a fronteggiare quella che si configura come vera e propria emergenza. La situazione appare allarmante, specie in considerazione del fatto che nel nostro Paese la maggior parte del trasporto merci avviene su gomma”.

Secondo la Munerato sarebbe quindi opportuno e urgente il potenziamento della linea ferroviaria Parma-Brescia, già fatiscente prima e di certo attualmente non in grado di sostenere il sensibile aumento del numero dei pendolari costretti a spostarsi in treno. Munerato chiede inoltre l’innalzamento dei livelli di sicurezza delle stazioni, magari attraverso sistemi di videosorveglianza, allo scopo di prevenire e disincentivare furti e microcriminalità. La senatrice di Fare chiede quindi al ministro come intenda intervenire, “per quanto di propria competenza, al fine di assicurare il rapido ripristino e l’operatività dell’infrastruttura e scongiurare l’aggravarsi dei disagi per le popolazioni dei territori interessati“.

«Ciò che sta avvenendo sulle nostre strade in queste settimane – afferma invece Caterina Galli, coordinatrice regionale Emilia Romagna – è inaccettabile, soprattutto perché uno Stato che si definisce “vicino ai propri imprenditori”, avrebbe il dovere di garantire delle infrastrutture adeguate che consentano l’efficiente scambio delle merci e la circolazione dei lavoratori. Questo purtroppo non sta avvenendo. Terremo monitorata la situazione – conclude Galli – nella speranza che venga trovata al più presto una soluzione».

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