Università di Parma: Paolo Andrei è il nuovo rettore

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Pronostico rispettato all’Università di Parma: il professor Paolo Andrei è il nuovo rettore dell’Ateneo. Dopo i 406 voti raccolti alla prima votazione del 27 settembre, oggi Andrei ha raggiunto quota 593 contro i 270 dell’unico avversario rimasto in corsa, Saverio Bettuzzi. Sono state 43 le schede bianche e 57 le nulle. Raggiunto quindi il quorum richiesto, ovvero la maggioranza assoluta dei votanti fissata a 460. Ha votato il 79% del corpo elettorale, 1.449 aventi diritto su 1.832.

Subito dopo la prima votazione erano arrivate le rinunce dei professori Careri, Costantino, Garziera e Quintelli.

Andrei, dal 2001 professore di Economia aziendale, rimarrà in carica per il sessennio accademico 2017/2023 e succede nell’incarico a Loris Borghi.

Il decano Bruno Adorni, dopo aver proclamato il nuovo Rettore, gli ha formulato con calore «i migliori auguri di un buon lavoro, perché credo ne abbia bisogno».

Il nuovo Rettore Paolo Andrei ha quindi preso la parola, ringraziando tutte le persone che hanno partecipato al voto, gli altri candidati, alcuni dei quali presenti in Aula Magna al momento della proclamazione, gli studenti, il personale tecnico amministrativo e tutti i colleghi «che hanno dimostrato il desiderio di cambiamento e di voler andare avanti nel migliore dei modi. Non credo nell’uomo forte con la bacchetta magica – ha quindi proseguito Paolo Andrei – ma credo che ciascuno di noi debba metterci tutto l’entusiasmo che può, che si debbano creare le condizioni di lavoro più adeguate perché ciascuno possa dare il meglio di sé. Da parte mia assicuro che al primo posto ci saranno la dignità e il rispetto delle persone e delle idee». Ha quindi concluso con un invito a «dimostrare l’orgoglio di far parte di questa Università, un’istituzione che merita il meglio di noi stessi, e guardare avanti con la fiducia di chi sa di poter fare un grande lavoro per i nostri studenti, per la società in cui siamo e per l’avanzamento della conoscenza e della ricerca».

La nomina ufficiale avverrà successivamente con Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

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