Con la Madonna del Soldato arriva a Castelguelfo, nella pieve romanica dedicata a Santa Maria Maddalena, anche il nuovo parroco, don Romano Quagliotti. Domenica 8 ottobre alle 9.45 si celebrerà, come avviene ormai da 76 anni, la festa della Madonna del Rosario, con la messa per implorare la pace nel mondo, cui seguirà la solenne processione con la statua della Beata Vergine del Rosario.
Era il 1941, e nel secondo anno di guerra parecchi giovani di Castelguelfo avevano lasciato il paese chiamati alle armi. Allora Enrico Melegari, un castelguelfese generoso e vecchio combattente di Vittorio Veneto, divenne il “papà” di tutti i soldati del paese: si interessava della loro sorte, scriveva, teneva i contatti con le famiglie, visitava i feriti. Sono proprio i suoi ragazzi a suggerirgli di fare la prima domenica di ottobre una solenne processione, in occasione della festa della Beata Vergine del Rosario, con la statua della Madonna per implorare la sua protezione su tutti i giovani combattenti.
Nasce così, nel 1941, la Festa della “Madonna del soldato”, che si celebra ogni prima domenica di ottobre. Il cavaliere Melegari – mancato nel 1989 – per oltre 30 anni fu presidente dell’Associazione Combattenti e reduci di Fontevivo, e in occasione della “Madonna del soldato” ricordava uno ad uno i castelguelfesi caduti in guerra, i cui nomi sono incisi in una lapide affissa nella “cappella dei caduti” all’interno della chiesa. La “Madonna del Soldato” non è la Madonna della guerra, ma della pace, della negazione di ogni violenza e dell’oppressione di ogni persona, per riaffermare il bene prezioso dell’unità e della fratellanza in un mondo sempre più lacerato da odio. E’ la più antica festa del paese ed è un momento religioso e civile molto sentito dalla popolazione, cui partecipa ogni anno l’Associazione Combattenti e reduci di Fontevivo, che con il proprio labaro continua ad onorare e fare memoria di chi ha sacrificato la vita per un ideale di pace e libertà.