Dal mese di agosto ad oggi la direzione Cerve per conto della proprietà ha effettuato diversi tentativi di riduzioni del personale a danno di dipendenti con limitazioni lavorative e soppressioni di posti di lavoro impiegatizi senza nessuna motivazione organizzativa.
Lo sostiene il sindacato Cgil che interviene sul caso:
“Questi tentativi di licenziamenti rappresentano un grave atto nei confronti dei diritti dei lavoratori.
FILCTEM CGIL e FEMCA CISL ritengono sia un atteggiamento vergognoso, e chiedono fin da subito il ritiro dei licenziamenti di tutte le lavoratrici colpite.
Le RSU, unitamente alle segreterie territoriali di categoria, hanno già chiesto un urgente incontro alla proprietà ad ora rimasto inascoltato.
Data la gravità dell’accaduto sarebbe auspicabile che anche l’Unione Parmense Industriali prenda le distanze da questo atteggiamento e modo di fare impresa e si faccia garante delle regole basilari dei rapporti sindacali e umani.
Nel frattempo è stato proclamato lo stato di agitazione in tutti gli stabilimenti e se non si creeranno le condizioni di un cambio repentino delle decisioni prese, sarà dato corso alle azioni di lotta necessarie”.