Jérusalem, La traviata, Stiffelio, Falstaff, Messa da Requiem sono i titoli principali che compongono il cartellone del Festival Verdi 2017, a Parma e Busseto dal 28 settembre al 22 ottobre, dedicato ad Arturo Toscanini nel centocinquantesimo anniversario dalla nascita. Quattro nuovi allestimenti in 3 diversi teatri, 4 commissioni in prima assoluta, 22 eventi per oltre 100 appuntamenti in 25 giorni. Questi i numeri del Festival ormai ai nastri di partenza, con tante novità anche dall’estero.
“Progettare il Festival Verdi oggi – dice Anna Maria Meo, direttore generale del Teatro Regio di Parma – richiede, oltre alla legittima rivendicazione dei natali del Maestro in territorio parmense, la necessità di individuare una missione culturale che giustifichi lo sforzo in termini di risorse e di energie produttive che occorrono per una manifestazione di livello internazionale, che è il solo obiettivo che meriti di essere perseguito e al quale lavoriamo con tutto l’impegno. Si tratta perciò di dare maggiore spessore scientifico e consapevolezza critica a un lavoro, il nostro, che non deve esaurirsi nella presentazione di alcuni titoli, scelti ogni volta con equilibrio fra quelli del grande repertorio e quelli meno rappresentati, nella selezione di cast vocali e direttori di ottimo livello e di allestimenti di grande qualità, con registi e scenografi che offrano letture originali, nel rispetto della tradizione e nella sfida alla modernità”.
“Per questo abbiamo creduto fondamentale la creazione di un Comitato scientifico per il Festival Verdi – sottolinea ancora Meo –. Recentemente insediatosi, sotto la guida del professor Francesco Izzo, ordinario di musicologia presso l’Università di Southampton, dove è attualmente direttore del Dipartimento di Musica, il Comitato supporterà le scelte di programmazione all’interno del vasto repertorio verdiano, con scrupolo filologico, attraverso l’adozione di edizioni critiche, ove già esistenti, e la promozione, d’intesa con Casa Ricordi, di nuove edizioni critiche per i titoli che ad oggi non ne sono dotati. Primo segnale di questo nuovo indirizzo è l’adozione delle edizioni critiche per tre delle quattro opere in programma quest’anno, di cui una eseguita in prima assoluta. In questa prospettiva si inquadra l’introduzione del Direttore musicale del Festival Verdi, ruolo affidato per il prossimo triennio a partire dal 2018 al Maestro Roberto Abbado, che garantirà così un coordinamento nelle scelte di carattere musicale e al quale verrà affidata la direzione e la concertazione di una delle opere in cartellone”.
“Ulteriore elemento di forza per completare il disegno di potenziamento strutturale dell’impianto del Festival Verdi – ricorda Anna Maria Meo – è l’accordo recentemente siglato dal Teatro Regio di Parma, sotto l’egida della Regione Emilia Romagna, con il Teatro Comunale di Bologna. Il rapporto tra le istituzioni è oggi più completo e organico, in quanto non si limita alla coproduzione di un allestimento come avvenuto sinora a Busseto, ma prevede che Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna prendano parte, già da questa edizione, a due delle quattro produzioni, affiancando la Filarmonica Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma guidato dal Maestro Martino Faggiani, naturali e solidi partner artistici del Festival. Si concretizza così un progetto di sistema teso a valorizzare al meglio la manifestazione, quale strumento di promozione dell’intero territorio regionale, che riconosce nel progetto di rilancio del Festival Verdi un punto focale di un contesto culturale quanto mai ricco”.
Un Festival così importante in una città di grande respiro europeo ed internazionale non può però prescindere da collaborazioni con realtà oltre confini.
“L’adesione a Opera Europa, la rete che riunisce 170 tra teatri d’opera e festival lirici professionali in 43 Paesi – sottolinea infatti la direttrice generale del Teatro Regio – ci ha consentito, in poco meno di due anni, di compiere un cammino importante in questa direzione: un primo riconoscimento significativo è giunto con l’assegnazione del premio European Opera-directing Prize, promosso da Camerata Nuova, al team creativo che curerà l’allestimento della nuova produzione, a Busseto, di Traviata che vedrà in scena i giovani interpreti del Concorso internazionale Voci Verdiane “Città di Busseto”, la cui direzione artistica e organizzativa è da quest’anno sotto l’egida del Teatro Regio, in collaborazione con il Comune di Busseto. Il nuovo allestimento è realizzato in coproduzione con Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Numerose inoltre le relazioni avviate con teatri europei ed extraeuropei, che si tradurranno in accordi di coproduzione e scambio anche per le successive edizioni del Festival. Tali intese, utili al contenimento dei costi di produzione, oggi indispensabile, sono cruciali per collocare un Teatro dalle grandi tradizioni come il Regio al centro di una rete internazionale di teatri d’opera. Lo stesso spirito che ha accolto con favore il nuovo corso del Teatro Regio, ha fatto sì che Opera Europa abbia scelto Parma, nel mese di ottobre durante il Festival Verdi, per ospitare il meeting internazionale che riunisce due volte all’anno i membri dell’Associazione. Grazie a tale designazione, i rappresentanti dei maggiori Teatri d’Opera e Festival lirici europei saranno ospiti del Teatro Regio per un ciclo di conferenze, seminari e convegni, dedicati al tema Opera pilgrimage. Sarà un grande onore per noi accoglierli e condividere con loro il progetto al quale lavoriamo con tutto il nostro impegno”.
Anna Maria Meo annuncia anche la prossima nascita “dell’associazione International Friends of Festival Verdi, che avrà il compito di fornire sostegno economico alla Fondazione Teatro Regio di Parma per accrescere il prestigio del Festival Verdi nel mondo, stimolare la condivisione di nuove riflessioni sull’opera di Giuseppe Verdi, coltivare lo spirito del Maestro, trasmettendo il fascino e la passione dell’opera verdiana”.