Parma Calcio, non c’è due senza tre: al Tardini fa quasi tutto...

Parma Calcio, non c’è due senza tre: al Tardini fa quasi tutto l’Empoli (1-2)

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PARMA – EMPOLI 1-2

Marcatori: 23′ Caputo, 47′ Lucarelli, 49′ Simic

Parma (4-3-3): Frattali; Iacoponi, Sierralta, Lucarelli (61′ Di Cesare), Scaglia; Dezi, Scozzarella, Munari; Siligardi (63′ Calaiò), Nocciolini (78′ Baraye), Di Gaudio. A disposizione: Nardi, Corapi, Ramos, Frediani, Mazzocchi, Barillà, Germoni, Gagliolo, Insigne. All. D’Aversa

Empoli (3-4-1-2): Provedel; Simic, Romagnoli, Veseli; Di Lorenzo, Bennacer, Castagnetti, Seck (70′ Pasqual); Krunic; Caputo (85′ Zajc), Donnarumma (63′ Ninkovic). A disposizione: Terracciano, Picchi, Luperto, Traorè, Polvani, Lollo, Zappella, Jakupovic, Untersee. All. Vivarini

Arbitro: Gianluca Aureliano di Bologna

Assistenti: Giovanni Baccini di Conegliano e Mattia Scarpa di Reggio Emilia; quarto uomo Daniel Amabile di Vicenza

Note: corner 9 a 4; ammoniti Simic al 51′, Pascal all’89’

Quando la musica non funziona non è sempre colpa dell’orchestra e cambiare i musicisti non sempre porta risultato. A volte cambiano il direttore d’orchestra. Soprattutto quando il centrocampo non riesce ad impostare e non sempre fa filtro, mentre l’attacco fatica a trovare la via della rete. Insomma, se non è crisi poco ci manca. Per la gara casalinga con l’Empoli, dopo due sonore sconfitte (Brescia e Perugia), mister Roberto D’Aversa vara una rivoluzione: fuori Di Cesare e Gagliolo in difesa, in panca anche Barillà, Calaiò e Baraye, fiducia a Sierralta e all’inossidabile capitan Lucarelli al centro della difesa, a Scozzarella sulla mediana e a un inedito tridente formato da Siligardi, Nocciolini e Di Gaudio. Ma a pungere davvero per tutti i 90′ e più minuti è l’Empoli e i toscani alla fine portano a casa la partita con un 2 a 1. Mentre i crociati non possono che recriminare per il penalty clamorosamente fallito da Nocciolini. Tutto sotto gli occhi del (quasi) patron Jangh Lizhang.

Un Parma ancora con poche idee e spesso confuse, incapace di mettere la giusta determinazione in campo, che subisce il gioco rapido degli avversari senza imporre nulla se non uno sterile possesso fine a se stesso.

Il Parma parte subito forte, ma chi concretizza di più è l’Empoli che già al 5′ va a segno con Donnarumma, ma Aureliano annulla per fuorigioco su segnalazione del suo collaboratore. La reazione del Parma è tutta in un contropiede innescato da Nocciolini che però si infrange sullo scoglio Bennacer. Al 15′ sono ancora i toscani ad avere l’occasione buona, ma Di Lorenzo sparacchia a lato dopo un rapidissimo contropiede. E visto che non c’è due senza tre e se riprovi magari sarai più fortunato, ecco che arriva il gol azzurro. Dopo un tentativo da fuori di Di Gaudio ben parato da Provedel, l’Empoli imposta una nuova azione offensiva e al 23′ Caputo gela il Tardini con una botta secca dal limite che supera Frattali dopo aver lasciato di sale l’intera difesa crociata. Il bomber tanto corteggiato proprio dal Parma durante il mercato estivo dà ancora una volta prova della sua straordinaria capacità realizzativa dopo un rapido scambio con il compagno di reparto Donnarumma.

Sul taccuino c’è da registrare poi il tentativo al 27′ di Di Gaudio respinto da Provedel. Gli uomini di D’Aversa fanno girare palla ma in maniera sterile, mentre l’Empoli di difende con ordine e quando riparte rischia di fare male. Al 39′ è clamoroso il rischio corso dai crociati, quando Scozzarella perde malamente un pallone a centrocampo e Seck sbaglia nel lanciare Donnarumma. Al 41′, invece, è Lucarelli a togliere le castagne dal fuoco sull’avanzante Di Lorenzo. E al 44′ è ancora l’Empoli con Donnarumma a bussare dalle parti di Frattali, ma il portiere stavolta non si fa sorprendere. Di Gaudio sul finire ci prova ad incunearsi in area con una bella giocata, ma guadagna solo un corner. Insomma più Empoli che Parma nella prima frazione di gioco, che si chiude con i toscani in vantaggio.

Quando la nave è in mezzo alla tempesta è sempre il capitano a prendere in mano la situazione per cercare di portare tutti in salvo. E il Parma ha la fortuna di avere ancora, senza offesa per nessuno, il miglior capitano che ci sia. Così alla ripresa del gioco è proprio Alessandro Lucarelli con una zuccata delle sue, su corner battuto da Dezi, a trovare al 47′ il gol del momentaneo pareggio. Ma al Tardini non c’è neppure il tempo di festeggiare: 2′ dopo è Simic a battere a rete, concludendo una furibonda mischia che si era accesa davanti alla porta di Frattali. Un botta e risposta che fa male, ma il Parma si ributta subito in avanti e al 51′ arriva il calcio di rigore: l’autore del gol, Simic, atterra in area Di Gaudio. Dal dischetto batte Nocciolini, ma il bomber si fa parare il penalty da Provedel. Il botta e risposta prima, il rigore fallito dopo per il Parma sono decisamente troppo. Così è l’Empoli ad approfittarne per prendere in mano il pallino del gioco e rendersi pericoloso. Degna di nota è però soltanto la conclusione al 58′ di Caputo che chiama Frattali alla respinta.

Al 61′ mister D’Aversa comincia il giro delle sostituzioni: prima manda in campo Di Cesare per un Lucarelli che ha speso molto, poi Calaiò al posto di Siligardi per dare maggior rapidità alla fase offensiva. Ma anche questa mossa non dà grandi risultati. L’Empoli non corre particolari pericoli e quando può cerca di pungere. Prima è Krunic a chiamare Frattali alla parata in due tempi, poi al 74′ ci pensa Seck a deviare un pallone crossato dalla bandierina mandandolo a sfiorare il palo. Al 78′ in campo anche Baraye al posto di Nocciolini. Ed è proprio il nuovo entrato che all’80’ recupera un bel pallone, non riuscendo poi a trovare il tempo per il tiro in porta. All’85’ ancora un’occasione per gli uomini di Vivarini con Ninkovic che fa tutto da solo e per fortuna del Parma conclude centralmente e Frattali può arrivarci senza fatica. Nei 4′ di recupero da registrare un tentativo di Calaiò fermato però per fuorigioco e una ripartenza degli ospiti che Krunic fallisce d’un soffio davanti a Frattali. Finisce 2 a 1 per i Toscani e per il Parma è sempre più buio pesto. Se a Perugia era mancata la determinazione, la cattiveria, questa sera al Tardini è mancato anche qualcos’altro. E non era certo la fortuna.

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