Un casolare del San Leonardo era diventato – tra rifiuti e sporcizia di ogni genere – il rifugio di poveri disperati. Lo hanno scoperto oggi gli agenti della Polizia municipale, che vi hanno trovato una donna addormentata e un papà con i suoi due bambini in pessime condizioni igieniche.
Doveva essere una verifica di routine per una segnalazione di possibili violazioni degli accessi di un casolare, ma al loro arrivo gli agenti della Municipale si sono subito resi conto che avrebbero trovato molto di più: la recinzione esterna delle due unità abitative era divelta e nelle due strutture le chiusure in cemento e mattoni, da poco predisposte, erano state distrutte e aperte.
All’interno del casolare parzialmente diroccato e fatiscente sono stati trovati diversi giacigli con tracce di bivacchi recenti. In una delle due unità abitative è stata notata una donna straniera intenta a dormire, la quale, regolarmente identificata è stata indirizzata alla Caritas per la ricollocazione in strutture emergenziali del Comune.
Nella seconda unità abitativa, all’interno di un piccolo locale di circa 20 metri quadrati, umido e sporco, con una montagna di rifiuti abbandonati di fronte all’ingresso del vano tra i quali si aggiravano topi di grosse dimensioni, gli agenti hanno infine trovato un uomo insieme a due bambini, tutti e tre sprovvisti di documenti validi per l’identificazione. L’uomo, che ha dichiarato di essere il padre dei piccoli, ha riferito agli agenti che la mamma era momentaneamente assente poiché impegnata a chiedere l’elemosina nel centro città.
Una pattuglia è stata dunque dedicata alla ricerca della mamma, mentre l’uomo, insieme ai due bambini, è stato accompagnato presso il Comando, dove i piccoli sono stati ristorati e tranquillizzati, per poi procedere a contattare i servizi sociali per la ricerca di posti in strutture emergenziali. Dopo aver rintracciato anche la mamma, i due bimbi sono stati precauzionalmente accompagnati presso il Pronto Soccorso pediatrico per una visita di controllo dove, nonostante le scarse condizioni igieniche personali, è stato accertato un buon stato di salute per entrambi.
Grazie alla collaborazione dei Servizi Sociali del Comune di Parma e di Caritas, in accordo con il magistrato di turno, la famiglia è stata temporaneamente collocata presso strutture emergenziali.
Il liquidatore della società proprietaria del casolare è stato infine avvisato telefonicamente della violazione degli accessi, affinché provveda al più presto sia alla loro chiusura sia alla bonifica dell’area intasata dai rifiuti.