“Classic Voice” nel numero in uscita sabato pubblicherà una lettera aperta indirizzata al ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, e al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con l’appello per l’apertura degli archivi privati di Giuseppe Verdi, nella sua villa di Sant’Agata, nel piacentino, e di Giacomo Puccini, a Torre del Lago, in provincia di Lucca. L’appello porta in calce la firma di 50 personalità della musica mondiale e della cultura italiana, fra i quali spicca quella del parmigiano Bernardo Bertolucci, regista e premio Oscar.
Si chiede al ministro Franceschini di rendere accessibili a musicisti e studiosi, secondo quanto già previsto dal Codice dei Beni Culturali, le migliaia di manoscritti verdiani e gli autografi pucciniani, in modo da favorire una conoscenza più approfondita di questi grandi della musica e l’interpretazione di questi compositori.
Tra i firmatari ci sono persino Zubin Mehta e Plácido Domingo, oltre al Nobel Dario Fo, lo scrittore Andrea Camilleri, Umberto Veronesi e Massimo Cacciari. Firmano anche i direttori dei più importanti teatri d’opera mondiali, dalla Scala alla Royal Opera House di Londra, dall’Opéra di Parigi alla Staatsoper di Berlino.
All’estero, scrive “Classic Voice”, gli archivi dei più importanti compositori sono aperti agli studiosi e accessibili anche on line, mentre in Italia questo non avviene anche per l’inerzia dello Stato che, pur tutelando queste raccolte private di grande interesse storico e culturale, non è in grado di fare rispettare la legge (che garantisce l’accessibilità agli archivi privati di particolare interesse storico e culturale) e di offrire strumenti di catalogazione e consultazione adeguati.
Ecco il testo della lettera:
“Signor Ministro, Classic Voice ha di recente denunciato alla pubblica opinione il caso di due importanti archivi privati (entrambi dichiarati di grande interesse storico e culturale e quindi tutelati dallo Stato) che documentano l’opera e la vita di due dei nostri maggiori compositori: l’Archivio Verdi di Sant’Agata, in provincia di Piacenza, e l’Archivio Puccini di Torre del Lago, in provincia di Lucca. Questi archivi contengono, tra l’altro, preziosi manoscritti musicali, fondamentali per studiare il processo creativo dei due musicisti. Ma non si sa dove e come i manoscritti siano conservati, non esistono inventari redatti secondo moderni criteri scientifici e i proprietari non permettono la consultazione degli stessi agli studiosi, contravvenendo a quanto previsto dall’art. 127 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. I firmatari chiedono che si ponga fine a questa situazione e che lo Stato intervenga per tutelare le ragioni della cultura, come avviene nei casi analoghi in tutti gli altri paesi europei”.
Seguono le firme:
Roberto Abbado, direttore musicale dell’Orchestra della Comunitat Valenciana
Salvatore Accardo, violinista e direttore d’orchestra
Alberto Arbasino, scrittore e giornalista
Rosellina Archinto, editrice
Daniel Barenboim, direttore musicale della Staatskapelle Berlino e della Staatsoper Unter den Linten
Giorgio Battistelli, compositore
Bernardo Bertolucci, regista, premio Oscar
Francesco Saverio Borrelli, magistrato
Mario Brunello, violoncellista
Renato Bruson, cantante lirico e insegnante di canto
Massimo Cacciari, filosofo e docente universitario
Bruno Cagli, musicologo, ex presidente dell’Orchestra di Santa Cecilia
Andrea Camilleri, scrittore e sceneggiatore
Riccardo Chailly, direttore principale del Teatro alla Scala e musicale del Gewandhaus Lipsia
James Conlon, direttore musicale della Los Angeles Opera e dell’Orchestra Nazionale della Rai
Azio Corghi, compositore
Plácido Domingo, cantante lirico
Ivan Fedele, compositore
Juan Diego Flórez, cantante lirico
Dario Fo, autore di teatro, attore, premio Nobel per la letteratura
Carlo Fontana, presidente Agis, ex sovrintendente della Scala
Luca Francesconi, compositore
Daniele Gatti, direttore musicale dell’Orchestre National de France e del Concertgebouw di Amsterdam
Gianluigi Gelmetti, direttore artistico e musicale della Filarmonica di Monte-Carlo
Adriano Guarnieri, compositore
Philippe Jordan, direttore musicale dell’Opéra di Parigi
Raina Kabaivanska, cantante lirica e insegnante di canto
Fabio Luisi, direttore musicale dell’Opernhaus di Zurigo e principale del Metropolitan di New York
Nicola Luisotti, direttore musicale dell’Opera di San Francisco
Claudio Magris, scrittore e germanista
Giacomo Manzoni, compositore
Michele Mariotti, direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna
Mario Martone, regista
Zubin Mehta, direttore musicale dell’Orchestra del Maggio Musicale e della Filarmonica di Israele
Francesco Meli, cantante lirico
Kent Nagano, direttore musicale dell’Opera di Stato e della Filarmonica di Amburgo
Gianandrea Noseda, direttore musicale del Teatro Regio di Torino
Antonio Pappano, direttore musicale delle Orchestre di Santa Cecilia e Royal Opera House
Michele Pertusi, cantante lirico
Maurizio Pollini, pianista e direttore d’orchestra
Salvatore Sciarrino, compositore
Renata Scotto, cantante lirica e insegnante di canto
Alessandro Solbiati, compositore
Peter Stein, regista
Christian Thielemann, direttore musicale della Staatskapelle Dresden e del Festival wagneriano di Bayreuth
Marco Tutino, compositore
Uto Ughi, violinista
Fabio Vacchi, compositore
Umberto Veronesi, direttore scientifico onorario dell’Istituto Europeo di Oncologia
Alberto Zedda, direttore d’orchestra e filologo