A 144 anni dalla scomparsa di Giuseppe Mazzini l’attualità del suo pensiero è stata ricordata in occasione della cerimonia commemorativa che si è svolta sotto i Portici del Grano, in corrispodenza della lapide monumentale che ricorda il grande protagonista del Risorgimento italiano.
Al momento hanno partecipato il presidente del consiglio comuanle Marco Vagnozzi, Francesco Quintavalla, presidente dell’Associazione Mazziniana – sezione di Parma, assieme a diversi iscritti, e Roberto Spocci, in rappresentanza dell’Istituto Storico del Risorgimento.
Il presidente del consiglio, Marco Vagnozzi, ha citato i “Doveri dell’uomo” di Mazzini ed ha fatto riferimento al principio mazziniano secondo cui “l’uomo deve adoperarsi per rendere se stesso e gli altri migliori”.
Francesco Quintavalla ha ricordato il contributo di Mazzini in tema di emancipazione delle donne, nel settantesimo anniversario del voto alle donne nel 1946.
“La commemorazione di Mazzini – ha concluso – è un’occasione per continuare a camminare sulle sue tracce”. Roberto Spocci ha fatto riferimento al concetto di rivoluzione secondo Mazzini: “una rivoluzione non solo politica, ma anche sociale ed europea”.
Era il 10 marzo del 1872 quando Giuseppe Mazzini spirò in casa Nathan a Pisa dopo un’esistenza in cui diede, con le proprie idee ed azioni, un contributo determinante alla nascita dello stato unitario italiano. Patriota, politico, filosofo e giornalista fu esule in Francia e Svizzera, visse a Londra, fu il fondatore dell’associazione politica “Giovine Italia” e, poi della “Giovine Europa”.
Animato da profonde convinzioni repubblicane e democratiche il suo pensiero rappresenta un punto di riferimento importante anche nel contesto contemporan