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Stupro Rimini – Centrodestra Parma, l’appello delle consigliere: “Chiediamo che il mediatore culturale venga licenziato e allontanato”

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Hanno voluto sottolineare la loro indignazione per l’atto di violenza avvenuto a Rimini ai danni di una coppia polacca e di una transessuale, in particolare dello stupro di gruppo di una turista  davanti agli occhi del marito che intanto veniva massacrato di botte dal branco. Manuela Amadei, consigliere comunale Polesine Zibello insieme a  Francesca Gambarini, consigliere comunale Forza Italia di Fidenza , Silvia Barbieri, consigliere comunale Forza Italia  di Fidenza, Elisa Guareschi, consigliere comunale di Busseto e membro coordinamento provinciale Fratelli d’Italia, Marzia Marchesi, consigliere comunale di Busseto, Ketty Pellegrini, vicesindaco di  San Secondo:  tutte loro hanno dichiarato il loro dissenso con queste paroleAlcuni giorni fa a Rimini è successo un fatto terribile: un branco di nordafricani ha stuprato una ragazza e massacrato un ragazzo e subito dopo, non contenti, hanno violentato anche una transessuale.”  

Un fatto terribile, ancor più terribile perchè compiuto da chi accolto in Italia per avere una vita migliore. Altrettanto terribile è leggere le parole di un mediatore culturale di origine araba che sostiene che uno stupro sia brutto solo all’inizio e poi diventa piacevole come un normale rapporto sessuale. Questa frase è aberrante, soprattutto perchè scritta da un mediatore culturale, quindi una persona pagata per aiutare gli stranieri a integrarsi. Come può svolgere questo lavoro una persona che ha una tale concezione della donna? Una concezione lontana anni luce dalla nostra cultura.

Come donne impegnate nella cosa pubblica, non possiamo rimanere indifferenti di fronte a frasi così offensive nei confronti della donna. Non è una questione di razza o di colore politico, è una questione di civiltà.

Chiediamo perciò che il sig. Abid Jee venga immediatamente licenziato dal suo posto di lavoro e non semplicemente sospeso, come annunciato dalla cooperativa per cui lavora. Chiediamo, inoltre, al presidente di Legacoop di vigilare perché e perché il sig. Abid Jee venga licenziato ed allontanato.

Desideriamo esprimere vicinanza alle vittime: ogni violenza è inaccettabile e ancora più grave è la violenza che intacca la libertà e viola il nostro corpo.”

 

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