26 Agosto – Gian Carlo Caselli in “Nient’altro che la verità” per...

26 Agosto – Gian Carlo Caselli in “Nient’altro che la verità” per Musica in Castello a Sissa

1553
0
CONDIVIDI

Si sono seduti su sedie d’artista – create con i volti dell’artista espressionista Vincenzo Gardoni – Loris Capirossi e Kiara Fontanesi, Cecilia Strada, Susanna Tamaro, Flavio Insinna e per finire sarà ospite Gian Carlo Caselli: si racconterà proprio sulla seduta di design, sabato 26 agosto alle 21,30 a Sissa-Trecasali, il magistrato Gian Carlo Caselli in Nient’altro che la verità concludendo il lungo cartellone di Musica in Castello e LibrInCastello.

Le opere dell’artista Vincenzo Gardoni, originario proprio di Sissa pur avendo vissuto in piazzale della Steccata a Parma, hanno accompagnato l’estate di Musica in Castello con proiezioni, pannelli e l’allestimento del salottino “parole e musica con…” che ha ospitato tanti artisti. Ricorre quest’anno, infatti, proprio il centenario della nascita di Gardoni, nato a Sissa da Cosimo Gardoni e Santina Rizzi il 6 Novembre 1917 e morto a Parma il 9 Agosto 2004.

Tutto grazie alle rielaborazioni realizzate dalle tre nipoti, Teresa Maria, Arianna Maria, Miriam tutte architette, impegnate a tener vivo il ricordo dell’opera dell’amatissimo nonno il quale non ha mai organizzato mostre durante la sua esistenza: Gardoni realizzava per se stesso le sue creazioni, faceva piccoli disegni, recuperava il materiale di scarto da cui faceva emergere ritratti, immagini, visi che esprimono emozioni, ottenuti a tecnica mista con inchiostri, chine, pastelli, olii.

“Oggi riproponiamo l’opera del nonno, un impiegato dell’università di Parma che dipingeva sopra cartoncini di scarto della facoltà, attraverso fotografia, moda, oggetti di design, come la “sedia che diventa quadro” che abbiamo portato a Musica in Castello e che vedrete il 26 agosto”.

“Crediamo che oltre ricordare una persona a cui noi nipoti abbiamo voluto bene, sia importantre che Parma e la Bassa Parmense possano conoscere uno dei loro figli ed artisti – concludono – il nonno amava la natura e i paesaggi del grande fiume Po, i luoghi della sua giovinezza a Sissa e dintorni: nella sua opera vive anche la nostalgia e l’amore per il suo paese”.

Nessun commetno

Lascia una risposta: