I ladri non vanno mai in vacanza. Anzi, approfittando della settimana del Ferragosto, sono tornati all’ospedale Maggiore di Parma. Ma non sono ladri qualunque. Non rubano merendine e spiccioli, ma costose apparecchiature. Questa volta la sgradita sorpresa è toccata al reparto Maternità dell’ospedale parmigiano.
Qualcuno si è introdotto negli ambulatori deserti, ben sapendo cosa cercare: due costose sonde – circa 15 mila euro – che rappresentano di fatto gli “occhi” di un ecografo utilizzato per i controlli delle donne in gravidanza. Il furto è stato scoperto solo successivamente dal personale che non ha potuto più utilizzare l’ecografo.
L’ennesimo episodio di quello che può essere definito un “furto su commissione” è stato denunciato alle forze dell’ordine. Ma ormai l’elenco è diventato lungo e il Maggiore sembra essere diventato il supermarket dei ladri di tecnologia applicata alla medicina.
Clamoroso il colpo messo a segno lo scorso novembre a Gastroenterologia, quando i ladri – rimasti ignoti – portarono via ben ben 11 endoscopi portatili e un videoprocessore di ultima generazione, un bottino da mezzo milione di euro. La settimana successiva i ladri sono entrati al Day Hospital di Ostetricia e Ginecologia e nel Centro di procreazione medicalmente assistita, ma sono dovuti andare via a mani vuote. Nella terza settimana di novembre è sparito invece un computer dalla Clinica Medica.
Nella notte tra il 31 dicembre e il 2 gennaio è toccato alla Radiologia, al piano terra della Torre delle Medicine dove i ladri hanno portato via soltanto un monitor perché probabilmente non hanno trovato le attrezzature che stavano cercando. Fino ad arrivare allo scorso maggio, quando sono scomparsi i computer di due degli indagati dell’operazione Pasimafi che ha travolto la seconda Terapia intensiva e Rianimazione.