Spazi sanitari inadeguati, dirigenti part time e celle sovraffollate, al punto da dover mandare nei reparti di isolamento anche detenuti per i quali la misura non e’ stata prescritta.
Sono le criticita’ registrate nel carcere di Parma dai parlamentari del territorio Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini e Giorgio Pagliari (Pd), che ieri mattina, hanno visitato gli istituti penitenziari insieme al garante comunale dei detenuti Roberto Cavalieri.
Nella struttura, che ospita poco meno di 600 detenuti, le difficolta’ potrebbero secondo i parlamentari aumentare a partire dall’inizio del prossimo anno, quando aprira’ la nuova ala per altri 200 detenuti. “L’ampliamento, senza un’adeguata integrazione dell’organico in servizio, anzitutto agenti di polizia penitenziaria, rischia di aggravare le condizioni di vita e lavoro all’interno del carcere che potrebbero degenerare con evidenti conseguenze“, affermano Maestri, Pagliari e Romanini.
I tre annunciano inoltre che si faranno portavoce al ministero della Giustizia, della necessita’ di ingrandire il reparto ospedaliero, “che consentirebbe una risposta piu’ adeguata ai tanti detenuti con problemi di salute, spesso legati all’eta’, e un migliore e piu’ efficiente impiego delle risorse umane disponibili, purtroppo carenti“.
Sempre al ministero verra’ poi chiesto di integrare la composizione dell’assetto dirigenziale della struttura di via Burla: manca infatti ancora un vice direttore, figura necessaria considerato anche l’impegno parziale del direttore, recentemente incaricato (anche se in via provvisoria) di dirigere anche il carcere fiorentino di Sollicciano. Gli esponenti del Pd, infine, lanciano un appello a sostenere le associazioni di volontariato che curano progetti di reinserimento dei detenuti nella societa’.