Un nuovo megastore cinese in pieno centro, nel cuore di quell’Oltretorrente già preda di spaccio e degrado? CasaPound Parma si oppone all’idea, rilanciata negli ultimi giorni, e affida la propria protesta ad uno striscione che recita: “Degrado e multiculturalità, oltretorrente specchio della città”.
“Prendiamo atto – attacca Luca Furlotti, responsabile cittadino di CasaPound – dell’ennesimo scempio ai danni di un quartiere che convive da tempo con problemi di insicurezza e degrado, mai affrontati concretamente in questi ultimi anni”.
“Basti pensare – spiega, riferendosi alla scritta sullo striscione – ai numerosi negozi etnici o gestiti da stranieri, spesso tra l’altro preda di sanzioni e chiusure per inadempienze dei titolari”. L’oltretorrente, continua, “come tutta la città sta morendo un pezzo alla volta, nel totale disinteresse di un’amministrazione incapace di offrire alternative a cittadini e commercianti”.
Proprio sul tema del commercio punta il dito Emanuele Bacchieri, candidato sindaco del movimento alle scorse elezioni: “Mentre stanno procedendo nella costruzione di un altro centro commerciale, inutile e ridondante viste le recenti fallimentari esperienze, ecco spuntare megastore cinese”. Bacchieri si domanda se “è così che si intende rilanciare il commercio di vicinato, tanto importante dal punto di vista della coesione sociale e della vita della città quanto, ad oggi, lasciato totalmente a sé stesso?” “Tanto più – prosegue – che l’ipotesi cozza con le promesse, evidentemente vane, di chi in campagna elettorale assicurava di volere sostenere i commercianti parmigiani”.
“Qualche mese fa – conclude – si parlava della possibile apertura, al posto del supermercato, di una sala giochi, l’ultima di una lunga serie. Forse è andata persino peggio”.