I sindacati di categoria del settore ambiente di Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Uil sono sul piede di guerra contro Iren Spa. I buoni risultati ottenuti dall’azienda nella semestrale 2017 (leggi) mal si conciliano, secondo i sindacati, con il tentativo della multiutility di azzerare gli integrativi aziendali. Non solo, le parti sociali lamentano l’assoluta mancanza di comunicazione da parte della società non solo sui risultati di bilancio ma “anche su materie ben più delicate, vedi la voce attività in appalto nel settore rifiuti, che sempre più spesso viene accuratamente celata dall’azienda“.
Numeri importanti quelli registrati nel primo semestre 2017 dalla multiulity, che vedono in crescita gli utili, la riduzione dell’indebitamento, l’incremento del margine operativo lordo e una remunerazione ai massimi storici per le azioni quotate in borsa.
Cgil, Cisl e Uil sono quindi pronti ad affilare le armi dal prossimo 1 settembre, quando ricominceranno gli incontri con l’azienda in merito alla disdetta di tutti gli accordi integrativi in materia di trasferte, trasferimenti e reperibilità.
“Disdette date dall’azienda al fine di ‘armonizzare’ i troppi accordi esistenti sui vari territori – spiegano i sindacati – ma che finora ha visto la stessa azienda abbozzare solo proposte di azzeramento degli accordi integrativi esistenti per sostituirli con poco realistici doppi regimi che prevedono il congelamento di alcuni trattamenti per i vecchi assunti e nulla, oltre al contratto nazionale, per i nuovi assunti. Proposte ovviamente inaccettabili per il principio in sé del doppio binario (per di più su trattamenti legati a servizi particolari), inaccettabili perché non può essere questa la filosofia per rinnovare accordi di secondo livello ma ancor più inaccettabili se fatti da un gruppo con dati di bilancio di questo tipo”.
“Armonizzare non significa azzerare ma eventualmente trovare una soluzione nella media dei trattamenti erogati nel gruppo in un equilibrio complessivo sulle varie materie dell’accordo aziendale che tutte insieme le deve raggruppare e non azzerare una alla volta“, sottolineano i sindacati di categoria che “auspicano quindi che l’azienda si ripresenti al tavolo di trattativa con una reale disponibilità a raggiungere accordi con le rappresentanze dei lavoratori e che riprenda anche un confronto serio sul tema degli appalti”.