Il protrarsi della stagione siccitosa, che perdura da diversi mesi, ha determinato una situazione di emergenza nell’approvvigionamento idropotabile per la quale è quantomai necessario non sprecare l’acqua potabile e cercare di limitare i consumi.
I dati dello scostamento tra le piogge registrate dal 1 Ottobre 2016 al 21 maggio 2017 e quelle medie relative agli anni dal 1991 al 2015 rendono esplicito che le aree del piacentino e del parmense sono in Emilia Romagna quelle caratterizzate dalla maggior intensità del fenomeno siccitoso.
Queste aree presentano un deficit di pioggia in gran parte superiore al -40% con vaste aree oltre al -50% / -60% di quelle climaticamente attese nel periodo considerato.
Gli appelli rivolti alla popolazione di limitare l’utilizzo dell’acqua dell’acquedotto per l’irrigazione e annaffiatura di orti, giardini, prati e campi sportivi, per il lavaggio delle aree cortilizie e dei piazzali, e per il lavaggio dei veicoli e di rispettare le ordinanze di limitazione dell’utilizzo dell’acqua emanate dalle Autorità competenti non sono caduti nel vuoto. Il senso civico e la responsabilità della popolazione ha permesso di limitare i consumi idropotabili in modo sensibile. Ciononostante, la situazione richiede ancora impegno ed attenzione.
Oltre alle ordinanze Sindacali emanate dai vari Comuni, ai comunicati stampa, agli articoli ed alle pagine speciali sui giornali e servizi televisivi IREN ha iniziato una ulteriore campagna di comunicazione attraverso l’affissione e distribuzione di manifesti e locandine sul risparmio idrico partendo dalle località più colpite (vedi allegato) ove si sta procedendo al rifornimento con le autobotti.
LA SITUAZIONE
Nei comuni che presentano tipologie di opere di captazione maggiormente sensibili all’assenza di precipitazioni del periodo autunnale e primaverile scorso sono state emesse Ordinanze sul risparmio idrico; si citano tra questi i provvedimenti adottati dai comuni di Medesano, Felino, Sala Baganza, Calestano, Corniglio, Langhirano, Lesignano dei Bagni, Neviano degli Arduini che stanno contribuendo in modo significativo a contenere gli effetti della riduzione delle portate che possono essere attinte dagli stessi impianti.
Tra le situazioni di maggior rilievo si riportano quelle relative all’importante calo di portata delle sorgenti che alimentano gli acquedotti frazionali di Cozzano Pineta e Cozzano Case Gonizzi nel Comune di Langhirano e quelle che alimentano gli acquedotti frazionali di Fragno, Prato Fragno Chiesa, Prato zona bassa, Torre Marzolara, Vallerano e Ca’ Belletti nel Comune di Calestano; in queste frazioni si stanno svolgendo con sistematicità i rifornimenti con autobotti per garantire il servizio idrico alle utenze.
Da segnalare anche l’assenza di portata delle sorgenti Gabbiano nel comune di Noceto che alimentano l’omonima frazione e che fino allo scorso 31 luglio ha richiesto sistematicamente il riforminento del serbatoio di testata con le autobotti. Dal primo agosto, grazie ad un importante progetto di interconnessione con l’acquedotto limitrofo di Medesano, per la frazione Gabbiano l’emergenza è superata definitivamente senza più a necessità di ricorrere a rifornimenti con autobotti.
PROGETTI DI RICERCA PERDITE STRAORDINARIA
Sempre attivo il progetto di monitoraggio e ricerca delle perdite già adottato da Ireti per mantenere in efficienza le infrastrutture; in particolare per meglio fronteggiare i potenziali disservizi che potrebbero derivare dalle rotture, particolare sforzo si sta compiendo per ridurre al massimo possibile il tempo di intervento tra la rilevazione di una perdita e la sua riparazione. Si è avuta segnalazione a mezzo stampa di un acquedotto frazionale in località Case Bertani di Cozzano che scarica acqua potabile in una vasca che poi viene convogliata in un fosso disperdendola: tale acquedotto non è gestito da Iren in quanto trattasi di acquedotto privato. La segnalazione è stata girata al Comune di Langhirano.
VIAGGI CON AUTOBOTTI
Dall’inzio dell’emergenza (da Aprile fino al 6 Agosto) sono stati effettuati 201 viaggi con autobotte per un volume complessivamente trasportato di 2.010.000 litri di acqua. I Comuni più serviti sono stati Calestano, Langhirano e in piccola parte Tizzano, Corniglio e Neviano degli Arduini.
IMPIANTI MOBILI DI POTABILIZZAZIONE
Per la provincia di Parma sono stati ordinati 2 impianti mobili di potabilizzazione per il trattamento di pozzi con alto tenore di nitrati in modo da poter contare anche sulla disponibilità di fonti altrimenti non utilizzabili. Gli impianti sono destinati ai comuni della fascia pedemontana per fronteggiare il potenziale calo delle falde atteso a settembre nel caso in cui si continuasse a registrare l’assenza di precipitazioni; tuttavia, essendo impianti mobili potranno essere spostati all’occorrenza. L’investimento complessivo ammonta a circa 300.000 euro.