Presunte violenze alla casa di riposo di Fontanellato: giudice reintegra coordinatrice, la...

Presunte violenze alla casa di riposo di Fontanellato: giudice reintegra coordinatrice, la Procura indaga

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Per il giudice del lavoro è stata punita con l’allontanamento per non aver voluto girare la testa dall’altra parte davanti a quanto stava accadendo Casa di Riposo Peracchi di Fontanellato. Per quella denuncia presentata ai Carabinieri che ha fatto scattare l’inchiesta della Procura della Repubblica di Parma. Il giudice Roberto Pascarelli ha quindi ordinato alla Pro.Ges di reintegrare immediatamente nel suo posto di lavoro la coordinatrice della struttura allontanata in tutta fretta. E il magistrato non usa mezze parole.

«Pro.Ges ha voluto “punire” la ricorrente in assenza di un rituale procedimento disciplinare da svolgere nel rispetto dell’art. 7 dello Statuto dei lavoratori, per avere sporto denuncia ritenuta inopportuna dai vertici aziendali – scrive il giudice Pascarelli -. Ci si trova in presenza di un caso paradigmatico di “abuso del diritto”».

La Pro.ges parla di una situazione di «“incompatibilità ambientale”» della coordinatrice, per il Giudice del Lavoro «meramente supposta da parte resistente, (Pro.Ges) non vi è alcun riscontro documentale». Di più, si parla della «velocità con cui Pro.Ges si è “sbarazzata”» della Coordinatrice. Quindi il Giudice del Lavoro del tribunale di Parma «ordina alla Proges di disporre l’immediato reintegro della ricorrente nelle funzioni di Coordinatrice della Casa di Riposo Peracchi di Fontanellato PR».

Un successo per l’Usb, l’Unione sindacale di base, che da qualche anno si batte perché venga accertata la verità su quanto accade alla Casa di Riposo Peracchi. La Procura della Repubblica sta indagando ancora su presunti comportamenti violenti nei confronti degli ospiti ricoverati in uno dei settori della struttura.

La coordinatrice, nonostante la decisione dei giudice, non sarebbe ancora stata reintegrata e non si esclude che a breve possa arrivare un’ordinanza esecutiva da parte del magistrato. L’Usb, intanto, chiede alla Pro.Ges di “adottare tutte le scelte che possano ripristinare correttezza nei rapporti sindacali e tranquillità e serenità fra lavoratori e gli anziani ospiti del Peracchi“.

Sulla questione sono intervenuti anche i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Gian Luca Sassi, Raffaella Sensoli e Giulia Gibertoni, che nel maggio scorso hanno presentato una interrogazione in Regione (leggi). Delle situazioni anomale e di alcuni casi di violenza che sarebbero avvenuti in quella struttura ha poi parlato il sindacato Usb (guarda).

Il sindacato ribadisce adesso che “niente di quanto è venuto a conoscenza dalla Unione Sindacale di Base e che è stato reso pubblico, citando fatti e situazioni con precisione, è stato contestato dalla Proges. Eppure, dentro alla Casa di Riposo non sono stati presi provvedimenti, forse perché sarebbe un’ammissione di colpa, mentre fa comodo aspettare la verità Giudiziaria che, per quanto autorevole, avrà tempi incerti, mentre alcuni fatti sono accertati già da oggi. Mai parlato di una situazione generalizzata, ma di una limitata area operativa di poche unità fuori controllo da molto tempo e rispetto la quale Proges si è sempre girata dall’altra parte”.

Una vicenda sulla quale, per la cronaca, non si sono registrate prese di posizioni da parte sindacale o politica. Nonostante il tema della violenza agli anziani, delle situazioni anomale nelle case di riposo, siano sempre all’ordine del giorno. Delle due l’una: o gli anziani non sono tutti uguali, o non lo sono le case di riposo.

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