Nel corso dei controlli straordinari, disposti dal comando carabinieri politiche agricole e alimentari a tutela del consumatore, inquadrati in un’ampia strategia di verifiche a garanzia del settore avicolo in ordine alle norme ed ai requisiti generali della legislazione alimentare, i nuclei antifrodi procedevano al sequestro di prodotti alimentari.
I Nuclei Antifrodi di Roma e Parma, a seguito di azione di monitoraggio presso aziende avicole dislocate sui territori di competenza, procedevano al sequestro di 209.288 uova per mancanza di rintracciabilità. Venivano riscontrate difformità e violazioni alle normative in materia di tracciabilità e contestate sanzioni per 7.500 euro, in quanto i prodotti risultavano carenti degli elementi utili atti ad individuare la provenienza degli stessi, potendosi rilevare potenzialmente pericolosi alla salute.
L’attività nel comparto avicolo, a tutela del settore e dei cittadini, nel corso del corrente anno ha portato al sequestro di 2.331.907 uova.
Per quanto riguarda Parma, l’ultimo sequestro di uova operato dai Carabinieri – ben 350 mila – risale all’aprile scorso. Il Nucleo Antifrode parmigiano nell’ambito di controlli straordinari sul vasto territorio di competenza, ha riscontrato gravi carenze in materia di rintracciabilità ed etichettatura.