Latitante dal 27 gennaio perché sospettato di far parte di una banda di ladri che ripuliva le case di Collecchio e non solo, è finito in carcere a Como per aver tentato di espatriare passando per la frontiera di Chiasso. Emanuel Nezha, 20 anni, albanese, dopo essere riuscito a sfuggire agli agenti della Squadra mobile che gli davano la caccia, passando per i campi di Collecchio, non aveva più dove andare in Italia, ma il tentativo di far perdere le sue tracce all’estero non poteva passare inosservato. La polizia di frontiera svizzera, controllato il suo nominativo, ha consegnato subito il giovane ai colleghi italiani poco distanti. E per lui si sono aperte le porte del carcere di Como, dove resta a disposizione della Squadra mobile di Parma che gli ha dato la caccia con la sezione antirapine diretta da Ledis Fontana.
La banda era stata smantellata lo scorso 27 gennaio, quando gli agenti della Questura notarono a Baganzola un’Audi A5 rubata a Varese con a bordo tre uomini. E’ bastato seguirli per arrivare nel covo di Collecchio. Dove sono stati trovati guanti e numerosi arnesi da scasso, oltre a oggetti probabile provento di furto. Tre gli albanesi fermati in quella occasione, ma in casa c’era anche il passaporto di Nezha, abbandonato in tutta fretta per darsi alla fuga. Latitanza che si è conclusa ieri a Chiasso.