Ha ospitato in casa una connazionale di 19 anni, ma ben presto le sue intenzioni si sono rivelate tutt’altro che amichevoli: prima ha chiesto alla giovane donna delle prestazioni sessuali, poi ha tentato di avviarla alla prostituzione. E quando la malcapitata ha deciso di andarsene, in piena notte, è stata rincorsa per strada ed aggredita dall’uomo.
A “salvata” sono stati poi i carabinieri. La vicenda di cui si è reso protagonista un 27enne nigeriano è venuta alla luce nella notte di mercoledì 26 luglio, quando una pattuglia di carabinieri transitando in via Emilia Ovest ha notato l’uomo e la donna azzuffarsi: lei tentava di difendere la borsetta, lui cercava di portargliela via. Forse nel tentativo di trattenere la donna con sé. Il 27enne non ha esitato neppure a picchiarla, procurandole un lieve trauma cranico che i sanitari del Maggiore hanno giudicato guaribile in sette giorni.
I militari hanno dovuto faticare non poco per bloccare il 27enne, nel frattempo hanno affidato la ragazza bisognosa di cure ai volontari dell’Unità Mobile “Oltre la strada” che proprio in quel momento stavano transitando in zona. Oggi l’uomo è stato processato per direttissima con l’accusa di rapina impropria, il giudice Adriano Zullo (Pm Marirosa Parlangeli) lo ha condannato a un anno e 6 mesi.
Salvatore Pizzo