Il sindaco di Bologna Virginio Merola lo voleva alleato, il presidente della Regione Stefano Bonaccini lo sostiene, il sindaco di Milano Beppe Sala lo stima molto. Insomma, sembra che chi non ha capito proprio nulla è il Partito democratico di Parma che, peraltro, ha perso malamente la sfida contro di lui. Federico Pizzarotti, sindaco di Parma per il secondo mandato, a Milano per il confronto con Sala che chiudeva la Festa dell’Unità, ha incassato il pieno appoggio del primo cittadino meneghino.
“Probabilmente il Pd ha sbagliato a non dargli credito, forse si poteva dialogare prima con lui a Parma“, ha detto Beppe Sala, aprendo le porte a un’intensa collaborazione fra le due città. Sul sindaco di Parma poi Sala – che ha sottolineato tra l’altro di essere un civico perché non ha la tessera del Pd – ha aggiunto: “Lo stimo molto, mi è piaciuto anche il fatto che si sia ricandidato dicendo che voleva cambiare“.
Pizzarotti da parte sua ha sottolineato il percorso civico compiuto con il suo Effetto Parma, a partire proprio “da una carta dei valori, qualcosa che i partiti hanno perso“. Pizzarotti ha inoltre parlato di “buon senso” come ingrediente fondamentale per amministrare ed ha posto sicurezza e integrazione al primo posto dell’agenda politica locale, ma da affrontare “in modo non ideologico“.
Fra Sala e Pizzarotti anche qualche scambio di battute con più di un fondo di verità. Il sindaco di Milano ha sostenuto che “Pizzarotti è un po’ di sinistra, secondo me lo votano anche gli elettori della sinistra” (il che a Parma è vero e il Pd se n’è accorto). E Pizzarotti, con un sorriso, ha sottolineato: “In Emilia Romagna fai fatica ad essere qualcos’altro“.
