A Pinzolo tutto è pronto per la prima uscita del Parma Calcio, dopo pochi giorni di preparazione al campo Pineta. Domani, domenica 23 luglio, con inizio alle 17, i crociati affronteranno il Pieve di Bono, formazione locale che milita nel campionato di Prima Categoria. Un primo test di verifica per mister Roberto D’Aversa per avere dei feedback sul lavoro svolto finora e sugli equilibri di una squadra che ancora manda di pedine fondamentali per affrontare il campionato di serie B.
Sono in tutto tre le amichevoli previste a Pinzolo, tutte fissate per le 17. Dopo il Pieve di Bono i gialloblu affronteranno mercoledì 26 il Settaurense e domenica 30 luglio il Dro. Poi ci sarà il debutto nella prima gara ufficiale della stagione, quella del 6 agosto, che vedrà il Parma chiamato a un primo test davvero importante con il Bari, in Puglia, per la prima di Tim Cup.
Intanto oggi a Pinzolo hanno parlato due dei nuovi arrivati. Il primo, dopo la seduta mattutina di allenamento, è stato il portiere Michele Nardi arrivato dal Santarcangelo.
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“Quella di Parma era un’opportunità che non potevo lasciarmi scappare a quest’età. È una possibilità, quella di un’esperienza in Serie B, che non avevo mai avuto in quanto per dodici anni ho fatto solo Serie D e Lega Pro. Quindi sono qui con l’entusiasmo di un ragazzino per viverla al meglio. Penso negli ultimi anni di aver dimostrato in Lega Pro di essere una persona e un portiere affidabile, quindi per ricoprire il ruolo che poi andrò a ricoprire quest’anno, alle spalle di Frattali, penso di essere un profilo giusto. Non sono più un ragazzino, ho 31 anni, ho accumulato tante esperienze. Ho girato tanti campi, e sono convinto di avere la maturità giusta. Un portiere tra i 29 e i 33 anni è nel pieno delle sue capacità, anche mentali, essendo capace di vivere la settimana tipo e la domenica se si viene chiamati in causa“.
Subito dopo è intevenuto anche Marco Frediani, l’esterno offensivo arrivato a Parma dall’Ancona.
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“Quest’anno ho raggiunto quota nove gol, poi magari ho avuto altre occasioni in cui non sono riuscito a trovare la rete, però su questo ci sto lavorando. Sono un calciatore che magari arriva più al cross che alla conclusione, però è da un paio d’anni che sto lavorando per migliorare in questo senso. Vanno bene gli assist, ma ogni tanto il guizzo del gol è anche importante per un esterno d’attacco. Ho fatto dieci anni di settore giovanile a Roma, poi altri quattro da professionista in altre squadre in prestito. Diciamo che è stata un’esperienza indimenticabile, perchè ho avuto la fortuna di fare il ritiro con la prima squadra, allenata da Rudi Garcia: penso che quando ti alleni con determinati giocatori puoi solo rubare con gli occhi e imparare. Di questa squadra conosco Corapi, ci ho giocato a L’Aquila, ed è stata anche una bella esperienza perchè quell’anno arrivammo ai playoff e lui mi fece svariati assist. È normale che mi piaccia il 4-3-3, giocando come esterno d’attacco, ma penso che poi il modulo vada disegnato sulla base dei giocatori che uno ha in rosa. Sarà il Mister a decidere il modulo finale. Quello di quest’anno con il Parma è uno dei migliori ritiri della mia carriera. Quello fatto con la prima squadra della Roma è stata la mia prima esperienza quando avevo 18-19 anni, però a livello di organizzazione e di gruppo, visto che ho trovato ottimi compagni, penso che sia per il momento il miglior ritiro a cui io abbia mai preso parte”.