Lavorava per uno studio dentistico parmigiano e faceva la cresta sui compensi che i pazienti versavano al dottore. Una 40enne residente a Parma è stata condannata a nove mesi per appropriazione indebita e soppressione ed occultamento di atti.
Stando alle accuse che le sono state contestate dalla Procura della Repubblica, la donna, tra il 2009 ed il 2010, avrebbe danneggiato i pazienti dello studio dentistico maggiorando il compenso che il medico realmente richiedeva. Poi, nel vano tentativo di eliminare le prove, avrebbe distrutto numerose cartelle cliniche. Nel corso del processo è emerso che la 40enne sarebbe riuscita ad intascare circa 88mila euro.
sa.pi.