Tre anni e tre mesi per stalking e lesioni aggravate. Questa è la condanna inferta ad un uomo marocchino di 37 anni per le violenze provocate alla compagna, e una volta scontata la pena sarà espulso dal territorio italiano. E’ stata stralciata invece, l’accusa di violenza sessuale.
Tutto inizia nell’autunno dello scorso anno. Lei infermiera di 51 anni, lui un 37enne originario del Marocco residente a Sissa Trecasali: un artista, che inizia ben presto a rivelarsi un carnefice.
Controlla in ogni dove la sua donna, lo fa con insistenza, usa gli sms continui, come strumento di pressione e i toni dei messaggi si fanno sempre più minacciosi e preoccupanti.
Un escalation questa, che porta il 37enne a presentarsi sul posto di lavoro della donna con fare agitato. La donna subisce di fatto la convivenza con l’uomo che va a vivere con lei da subito, imponendole il controllo a vista, e le sue condizioni che diventano sempre più asfissianti.
Non può parlare con gli amici: in un’occasione la donna rimedia strattoni e sberle soltanto per aver chiacchierato con un amico. Aveva montato anche della telecamere nascoste in casa della 51 enne e la obbligava ad avere rapporti sessuali umilianti.
L’epilogo a inizio anno, quando una dottoressa del reparto in cui la donna lavorava, si accorge delle ferite, allora l’infermiera non ce la fa più e si racconta. Racconta l’incubo che sta vivendo. Denuncia tutto ai Carabinieri di Parma , con referto alla mano. Da qui l’iter legale che porterà alla sentenza di condanna.
Il marocchino, che si trova ai domiciliari da quattro mesi, è stato così condannato a tre anni e tre mesi e al pagamento di 20 mila euro alla donna per le cure psicologiche.