Sabato 8 luglio alle 16.30, Tizzano ricorderà ancora una volta Andrea Borri presentando il libro “Andrea Borri, la passione per la politica. Parma, Roma, l’Europa” nel Parco a lui dedicato in località Fontanello. L’evento, che nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Borri e l’Amministrazione comunale, vuole portare l’attenzione su un tema molto caro all’ex presidente della Provincia: il rilancio dell’Appennino a livello internazionale. E proprio questo argomento verrà trattato nella conferenza tenuta dagli importanti ospiti invitati a proporre nuove soluzioni, anche alla luce del recente ingresso dell’Appennino nella riserva MaB UNESCO che riguarda l’uomo e l’ambiente. Quali azioni e quali strumenti sono stati messi in atto per portare l’Appennino ad un ruolo chiave nell’economia del territorio?
Ne parleranno gli ex parlamentari Fabio Fabbri e Pierluigi Castagnetti, il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano Fausto Giovanelli, il presidente dell’Unione Montana Appennino Parma Est Giordano Bricoli, il direttore del Consorzio di Bonifica Parmense Meuccio Berselli e la curatrice del libro Maria Cavalli.
Il libro, edito da Carocci, riunisce gli atti dei convegni tenutisi nel novembre 2013 in occasione del 10° anniversario della scomparsa dei Andrea Borri. In esso sono state raccolte le relazioni esposte sull’attività del politico parmigiano come consigliere comunale, deputato e presidente della Provincia e le testimonianze di coloro che hanno condiviso con lui esperienze politiche e culturali, fra i quali i parlamentari Mario Segni, Pier Luigi Castagnetti, Silvia Costa e altri. Sullo sfondo della storia nazionale della fine del secolo scorso e dei primi anni 2000, nel volume sono descritte vicende e aneddoti relativi ad Andrea Borri e alle personalità che egli ha incontrato durante la sua lunga attività politica.
Negli anni dei gravi eventi alluvionali che avevano colpito il bacino del Po fra il 2000 e il 2001, Andrea Borri aveva avviato una complessa attività per contrastare il dissesto idrogeologico, in particolare quello della montagna strettamente legato all’abbandono delle nostre terre alte. Da qui l’impostazione di una politica territoriale mirata alla valorizzazione del territorio montano e delle sue produzioni in un’ottica di apertura a livello europeo e internazionale.
Il programma prevede anche un intermezzo musicale curato dal gruppo Enerbia diretto da Maddalena Scagnelli e composto da violino, voce, mandola, piva emiliana e fisarmonica. La musica degli Enerbia è anch’essa incentrata sulla montagna e sul nostro Appennino in particolare. Il gruppo infatti da anni lavora sull’esecuzione e sulla ricerca di antichi balli come la Giga, la Piana, l’Alessandrina, il Perigurdino e di quelli più moderni come il walzer e le polke che si intrecciano con i canti che ancora oggi risuonano nelle nostre vallate più nascoste.