Prendere la patente a Parma costa intorno a 600 euro. Un prezzo che stando alle cifre dell’ultima inchiesta della rivista di settore Quattroruote, rientra ancora nella media nazionale, ma che viene minacciato continuamente dagli annunci civetta che circolano sul web che promettono supersconti e rinnovi dei documenti a meno di cento euro.
Sono stati questi gli argomenti su cui si è dibattuto oggi all’Hotel Parma & Congressi, durante il workshop della Confarca, la confederazione italiana che rappresenta le autoscuole e gli studi di consulenza.
Gli imprenditori del settore che operano nel rispetto delle regole e delle ore da rispettare per sostenere lezioni e costi di impresa, devono fare i conti con gli annunci che appaiono su internet e che promettono di ottenere la patente a prezzi stracciati. Una minaccia che viene avvertita anche nella cittadina emiliana, una delle realtà italiane virtuose che riesce a garantire agli utenti delle scuole guida un rapporto ottimale tra prezzi e qualità del servizio erogato.
“Da anni la Confarca discute con la Motorizzazione della possibilità di installare sulle auto delle scuole guida una scatola nera in grado di calcolare le ore di guida effettuati dalle scuole ed il chilometraggio effettivo – afferma il segretario della sezione autoscuole della Confarca, Claudio Martini –. Questo sistema potrebbe combattere le truffe online e soprattutto calmierare i prezzi in alcune zone del Paese dove effettivamente sembrano troppo elevati, ma al momento la proposta è lettera morta perché l’installazione di una piattaforma satellitare che possa recepire il Gps è troppo costosa”.
Spetta a Milano – secondo l’inchiesta di Quattroruote – il primato di città in cui il conseguimento della patente costa di più (circa 1.050 euro). Sul web, invece, la truffa è dietro l’angolo: il rinnovo patente viene proposto attraverso coupon e buoni sconto a poco più di 70 euro. “Eppure a quella cifra si può soltanto avviare la pratica per il rinnovo – fa notare Sergio Cozza, vicepresidente della Confarca –. Trovo inspiegabile come alcune aziende possano coprire certi costi, noi non possiamo fare altro che invitare i clienti a evitare le truffe e di assicurarsi sempre di essere registrati alle date di esame teorico per la patente come allievi provenienti dalle scuole guida e non come privatisti, poiché potrebbero rischiare di finire nei guai qualora scattassero delle indagini. Queste proposte indecenti di alcune scuole guida che servono ad aggirare i costi, nascondono illeciti che andrebbero denunciati sempre”.